La crescita esponenziale dell'elettrosmog conseguente alla massiccia diffusione della telefonia mobile ha suscitato notevole allarme. I metodi epidemiologici tradizionalmente usati in Ecologia Umana per valutare i danni ambientali hanno fornito risultati contrastanti favoriti dal lungo tempo di latenza di molti tumori. Si è pertanto deciso di valutare i danni subiti da spermatozoi umani esposti a campi ad alta frequenza. Il materiale proveniente da 200 volontari è stato esposto a campi a 900 e 1.800 MHz. I campioni sono stati esaminati dal laboratorio di Anatomia Patologica dell'Ospedale Sant'Anna di Torino per valutare la Motilità Spermatica prima e dopo l'esposizione. Soprattutto a 1.800 MHz vi sono differenze significative nella motilità delle cellule di terzo grado, le più attive. Suddividendo i campioni in base agli SMI (Sperm Mobility Index) di partenza, è evidente l'alterazione della motilità spermatica nei soggetti con buona qualità di seme (SMI 160-300); mentre fra irradiati e non irradiati si riscontrano differenze a livello di motilità di terzo grado (movimento veloce e rettilineo) e di mobilità generale (somma del III, II e 1 grado). Lo studio ha evidenziato che oggetti con buon seminale di partenza (S.M.I. 160-300), sotto l'effetto di campi elettromagnetici a 1.800 MHz, sono più esposti ad alterazioni della motilità spermatica.
Effetti dei campi elettromagnetici (900 e 1.800 MHz) sugli spermatozoi umani.
LIGABUE, Franca;
2006-01-01
Abstract
La crescita esponenziale dell'elettrosmog conseguente alla massiccia diffusione della telefonia mobile ha suscitato notevole allarme. I metodi epidemiologici tradizionalmente usati in Ecologia Umana per valutare i danni ambientali hanno fornito risultati contrastanti favoriti dal lungo tempo di latenza di molti tumori. Si è pertanto deciso di valutare i danni subiti da spermatozoi umani esposti a campi ad alta frequenza. Il materiale proveniente da 200 volontari è stato esposto a campi a 900 e 1.800 MHz. I campioni sono stati esaminati dal laboratorio di Anatomia Patologica dell'Ospedale Sant'Anna di Torino per valutare la Motilità Spermatica prima e dopo l'esposizione. Soprattutto a 1.800 MHz vi sono differenze significative nella motilità delle cellule di terzo grado, le più attive. Suddividendo i campioni in base agli SMI (Sperm Mobility Index) di partenza, è evidente l'alterazione della motilità spermatica nei soggetti con buona qualità di seme (SMI 160-300); mentre fra irradiati e non irradiati si riscontrano differenze a livello di motilità di terzo grado (movimento veloce e rettilineo) e di mobilità generale (somma del III, II e 1 grado). Lo studio ha evidenziato che oggetti con buon seminale di partenza (S.M.I. 160-300), sotto l'effetto di campi elettromagnetici a 1.800 MHz, sono più esposti ad alterazioni della motilità spermatica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.