Il Presidente della Repubblica è eletto, anzi ri-eletto, e si torna a discutere di legge elettorale. Colpiscono, ripercorrendo le cronache di questi giorni, due elementi: l’appiattimento del tempo sul presente e l’irrilevanza del senso del limite. Del costituzionalismo, si tradiscono il senso del limite e la prescrittività. Quando l’eccezione si fa norma, quando le cattive pratiche si tramutano in prassi politica, il diritto diviene liquido, la norma prêt-à-porter, a disposizione – con un ossimoro per una Costituzione – di chi detiene il potere. E un diritto e una politica appiattiti sul presente chiudono l’orizzonte.
La democrazia e il diritto liquido nel presente «no limits»
Algostino
2022-01-01
Abstract
Il Presidente della Repubblica è eletto, anzi ri-eletto, e si torna a discutere di legge elettorale. Colpiscono, ripercorrendo le cronache di questi giorni, due elementi: l’appiattimento del tempo sul presente e l’irrilevanza del senso del limite. Del costituzionalismo, si tradiscono il senso del limite e la prescrittività. Quando l’eccezione si fa norma, quando le cattive pratiche si tramutano in prassi politica, il diritto diviene liquido, la norma prêt-à-porter, a disposizione – con un ossimoro per una Costituzione – di chi detiene il potere. E un diritto e una politica appiattiti sul presente chiudono l’orizzonte.File in questo prodotto:
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