MatheMemeThon: Una esperienza di didattica a distanza con i meme matematici

MathMemeThon è una esperienza di didattica a distanza con i meme matematici strutturata come un hackathon, in cui squadre di studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado creano, condividono e presentano ad una giuria di esperti dei meme matematici su argomenti curriculari proposti dai docenti. L’attività si è svolta nel secondo quadrimestre dell’A.S. 2020/21 ed ha coinvolto 9 classi del biennio della scuola secondaria di secondo grado, per un totale di circa 180 studenti e 6 docenti provenienti da 3 diversi istituti piemontesi. L’iniziativa si inserisce nel progetto di orientamento studenti promossa dal PLS Matematica in collaborazione con il Dipartimento di Matematica “Giuseppe Peano” dell’Università di Torino. L’obiettivo dell’attività è favorire la rielaborazione e la sistematizzazione di argomenti curriculari di matematica già affrontati in classe, attraverso la creazione di meme matematici originali accompagnati da brevi approfondimenti dei contenuti matematici. I meme sono oggetti digitali tipici della cultura social in cui studenti e studentesse vivono immersi. Un meme matematico è un meme per la cui creazione o comprensione non è sufficiente la cultura digitale ma è necessario anche avere delle conoscenze matematiche: la creazione o comprensione di un meme matematico, quindi, richiedono una padronanza del concetto matematico rappresentato. Se il meme è accompagnato da un approfondimento del contenuto matematico, esso offre agli studenti una occasione per rielaborare le nozioni matematiche al fine di tradurle in linguaggi diversi, quello memetico e quello formale della matematica. Il linguaggio ibrido dei meme matematici, che combinano cultura social e cultura matematica, il confronto trasversale tra classi e tra diversi istituti scolastici e l’interazione con i giudici esterni hanno reso l’attività coinvolgente per gli studenti che ne hanno apprezzato la creatività insolita in una lezione di matematica, e soddisfacente per gli insegnanti, che hanno visto allievi recuperare l’interesse per la matematica che la didattica a distanza aveva in certi casi offuscato.