SOMMARIO. 1. Movimenti, principio pacifista e democrazia: una breve premessa; 2. Le anime contro la guerra; 3. Contro la guerra: come? Considerazioni intorno alle interpretazioni del principio pacifista; 3.1. L’invio delle armi fra legittima difesa e ripudio della guerra; 3.2. La semplificazione binaria amico/nemico, il pensiero complesso e la democrazia conflittuale; 3.3. L’unione delle lotte e l’inscindibilità della democrazia politica, sociale ed economica; 4. Il mutualismo fra movimenti e Costituzione Intento dell’intervento è in primo luogo provare a comprendere come viene inteso il principio pacifista nel movimento per la pace, verificando la possibilità di rintracciare punti di incontro fra movimenti e Costituzione. Il fil rouge, dunque, è la ricerca della Costituzione nelle iniziative contro la guerra: Costituzione intesa come richiamo esplicito all’art. 11 e come implicito orizzonte di riferimento, in relazione al tema guerra e pace, ma non solo (ad essere coinvolta è in senso ampio la democrazia); per riflettere quindi sul significato che l’uso della Costituzione da parte dei movimenti può assumere per il costituzionalismo, ovvero se dai movimenti possano nascere forze sociali e politiche che ne veicolano i principi, e quale possa essere il compito di costituzionalisti che utilizzano la Costituzione non «come strumento di legittimazione del reale», bensì come «garante e promotrice del cambiamento sociale» . In secondo luogo, sulla scia delle argomentazioni e delle parole d’ordine delle mobilitazioni pacifiste, si propone un’interpretazione in ordine alla risposta alla guerra in Ucraina coerente con una lettura del principio pacifista tesa a valorizzare il ripudio della guerra e i fini di pace e giustizia. Last but not least, si riflette sull’impatto della logica della guerra sulla democrazia come conflittuale e pluralista, tra una propaganda pervasiva ed omologante e il dominio della dicotomia amico/nemico, senza trascurare come la negazione della complessità e della storia ipotechi il futuro.
Pacifismo e movimenti fra militarizzazione della democrazia e Costituzione
Algostino Alessandra
2022-01-01
Abstract
SOMMARIO. 1. Movimenti, principio pacifista e democrazia: una breve premessa; 2. Le anime contro la guerra; 3. Contro la guerra: come? Considerazioni intorno alle interpretazioni del principio pacifista; 3.1. L’invio delle armi fra legittima difesa e ripudio della guerra; 3.2. La semplificazione binaria amico/nemico, il pensiero complesso e la democrazia conflittuale; 3.3. L’unione delle lotte e l’inscindibilità della democrazia politica, sociale ed economica; 4. Il mutualismo fra movimenti e Costituzione Intento dell’intervento è in primo luogo provare a comprendere come viene inteso il principio pacifista nel movimento per la pace, verificando la possibilità di rintracciare punti di incontro fra movimenti e Costituzione. Il fil rouge, dunque, è la ricerca della Costituzione nelle iniziative contro la guerra: Costituzione intesa come richiamo esplicito all’art. 11 e come implicito orizzonte di riferimento, in relazione al tema guerra e pace, ma non solo (ad essere coinvolta è in senso ampio la democrazia); per riflettere quindi sul significato che l’uso della Costituzione da parte dei movimenti può assumere per il costituzionalismo, ovvero se dai movimenti possano nascere forze sociali e politiche che ne veicolano i principi, e quale possa essere il compito di costituzionalisti che utilizzano la Costituzione non «come strumento di legittimazione del reale», bensì come «garante e promotrice del cambiamento sociale» . In secondo luogo, sulla scia delle argomentazioni e delle parole d’ordine delle mobilitazioni pacifiste, si propone un’interpretazione in ordine alla risposta alla guerra in Ucraina coerente con una lettura del principio pacifista tesa a valorizzare il ripudio della guerra e i fini di pace e giustizia. Last but not least, si riflette sull’impatto della logica della guerra sulla democrazia come conflittuale e pluralista, tra una propaganda pervasiva ed omologante e il dominio della dicotomia amico/nemico, senza trascurare come la negazione della complessità e della storia ipotechi il futuro.File | Dimensione | Formato | |
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