Il Laboratorio di Archeologia Biomolecolare e Osteologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino studia gli aspetti biologici e naturalistici legati ai beni culturali, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione dei materiali archeologici di origine umana ed animale, e le problematiche del biodeterioramento. Questo poster presenterà alcuni casi emblematici delle ricerche in corso sullo studio delle relazioni tra comunità umane e ambiente. Tra esse: (1) la determinazione tassonomica di archeofaune da siti Paleolitici, Neolitici e dell’Età del Bronzo, in Italia, nel Mediterraneo orientale, in Sudafrica, al fine di contribuire alla ricostruzione paleoambientale e delle strategie di caccia, raccolta ed allevamento; (2) l’identificazione di reperti in materia dura di origine animale (inclusi ornamenti e manufatti in conchiglia, osso, avorio delle collezioni dei Musei Reali di Torino), anche per identificare provenienza e scambi delle materie prime; (3) la ricostruzione della dieta e degli stili di vita in antico, tramite l’analisi dei residui organici da contenitori ceramici e lo studio micromorfologico e paleoproteomico del tartaro dentale, quest’ultimo integrato anche in ottica più ampia, di studi osteobiografici; (4) l'analisi e la comprensione delle dinamiche di biodeterioramento delle componenti tissutali ed osteologiche umane al fine di pianificare adeguati interventi di conservazione e tutela delle collezioni museali. Obiettivo comune agli studi qui presentati è la messa a disposizione dei dati attraverso nuove e sperimentali forme di comunicazione e divulgazione scientifica: sin dalla sua costituzione, il Laboratorio ha promosso e condiviso gli ideali della Public Archaeology per mezzo di pubblicazioni su riviste di settore, esperienze di digitalizzazione, condivisione delle proprie attività e creazione di contenuti multimediali sulle diverse piattaforme social gestite dallo stesso team di lavoro, con lo scopo di favorire la libera ricerca, la conoscenza e la fruizione del comune patrimonio bioculturale.

Studi morfologici, microscopici e molecolari sui beni culturali di origine biologica: strategie di ricerca e comunicazione

Angela Sciatti
First
;
Alessia Monticone;Beatrice Demarchi;Rosa Boano;Chiara Gardenghi;Marlisa Mazzola;Manuela Meloni;Jorune Sakalauskaite;Sarah Sandron;Cynthianne Spiteri;
2022-01-01

Abstract

Il Laboratorio di Archeologia Biomolecolare e Osteologia del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino studia gli aspetti biologici e naturalistici legati ai beni culturali, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione dei materiali archeologici di origine umana ed animale, e le problematiche del biodeterioramento. Questo poster presenterà alcuni casi emblematici delle ricerche in corso sullo studio delle relazioni tra comunità umane e ambiente. Tra esse: (1) la determinazione tassonomica di archeofaune da siti Paleolitici, Neolitici e dell’Età del Bronzo, in Italia, nel Mediterraneo orientale, in Sudafrica, al fine di contribuire alla ricostruzione paleoambientale e delle strategie di caccia, raccolta ed allevamento; (2) l’identificazione di reperti in materia dura di origine animale (inclusi ornamenti e manufatti in conchiglia, osso, avorio delle collezioni dei Musei Reali di Torino), anche per identificare provenienza e scambi delle materie prime; (3) la ricostruzione della dieta e degli stili di vita in antico, tramite l’analisi dei residui organici da contenitori ceramici e lo studio micromorfologico e paleoproteomico del tartaro dentale, quest’ultimo integrato anche in ottica più ampia, di studi osteobiografici; (4) l'analisi e la comprensione delle dinamiche di biodeterioramento delle componenti tissutali ed osteologiche umane al fine di pianificare adeguati interventi di conservazione e tutela delle collezioni museali. Obiettivo comune agli studi qui presentati è la messa a disposizione dei dati attraverso nuove e sperimentali forme di comunicazione e divulgazione scientifica: sin dalla sua costituzione, il Laboratorio ha promosso e condiviso gli ideali della Public Archaeology per mezzo di pubblicazioni su riviste di settore, esperienze di digitalizzazione, condivisione delle proprie attività e creazione di contenuti multimediali sulle diverse piattaforme social gestite dallo stesso team di lavoro, con lo scopo di favorire la libera ricerca, la conoscenza e la fruizione del comune patrimonio bioculturale.
2022
XXIV Congresso dell’Associazione Antropologica Italiana “Il Prossimo Uomo. Storia naturale di geni, forme e funzioni fra passato e futuro dell’umanità”
Chieti
7-10 settembre 2022
-
0
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beni culturali, bioarcheologia, comunicazione
Angela Sciatti; Alessia Monticone; Beatrice Demarchi; Rosa Boano; Melissa Capo; Chiara Gardenghi; Marlisa Mazzola; Manuela Meloni; Erika Heritier; Elisa Panero; Anita Radini; Jorune Sakalauskaite; Sarah Sandron; Cynthianne Spiteri; Lisa Yeomans
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