La rigenerazione e la riqualificazione del giardino storico, considerato dalla Carta dei Giardini Storici (Carta di Firenze, 1981) come un monumento vivente, devono essere intraprese dopo un approfondito studio multidisciplinare fondamentale per la comprensione dell’impianto compositivo, al fine di operare correttamente attraverso validi interventi di manutenzione, conservazione e valorizzazione. La vulnerabilità di un giardino storico aperto al pubblico, che cerca di garantire continuità e longevità a varietà antiche, difficili da reperire e riprodurre, implica elevato dispendio di risorse ambientali. Il bando ‘Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici’ nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha come obiettivi lo studio, la rigenerazione e la riqualificazione di parchi e i giardini italiani di interesse culturale migliorandone la qualità ambientale, paesaggistica e sociale. In quest’ottica, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari (DISAFA) di Torino, con il gruppo di ricerca in Parchi, giardini e paesaggio ed il gruppo di Orticoltura e Piante Officinali, è coinvolto come consulente scientifico in alcuni dei progetti approvati dal Ministero della Cultura. In Piemonte sono stati presentati complessivamente ottantanove progetti, di questi, diciotto sono stati ammessi al finanziamento, di cui dieci realtà pubbliche ed otto private. I progetti di ricerca si concluderanno nell’autunno 2024. L’intervento illustrerà l’approccio di studio, le azioni che verranno portate avanti e le prime attività di ricerca condotte.
I parchi storici delle famiglie nobiliari piemontesi: Casa Lajolo, Castello Bricherasio a Fubine Monferrato, Castello di Miradolo e Castello di Monticello d’Alba
Paola Gullino
;Federica Larcher;Roberta Bulgari;Silvana Nicola;Marco Devecchi
2024-01-01
Abstract
La rigenerazione e la riqualificazione del giardino storico, considerato dalla Carta dei Giardini Storici (Carta di Firenze, 1981) come un monumento vivente, devono essere intraprese dopo un approfondito studio multidisciplinare fondamentale per la comprensione dell’impianto compositivo, al fine di operare correttamente attraverso validi interventi di manutenzione, conservazione e valorizzazione. La vulnerabilità di un giardino storico aperto al pubblico, che cerca di garantire continuità e longevità a varietà antiche, difficili da reperire e riprodurre, implica elevato dispendio di risorse ambientali. Il bando ‘Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici’ nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha come obiettivi lo studio, la rigenerazione e la riqualificazione di parchi e i giardini italiani di interesse culturale migliorandone la qualità ambientale, paesaggistica e sociale. In quest’ottica, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari (DISAFA) di Torino, con il gruppo di ricerca in Parchi, giardini e paesaggio ed il gruppo di Orticoltura e Piante Officinali, è coinvolto come consulente scientifico in alcuni dei progetti approvati dal Ministero della Cultura. In Piemonte sono stati presentati complessivamente ottantanove progetti, di questi, diciotto sono stati ammessi al finanziamento, di cui dieci realtà pubbliche ed otto private. I progetti di ricerca si concluderanno nell’autunno 2024. L’intervento illustrerà l’approccio di studio, le azioni che verranno portate avanti e le prime attività di ricerca condotte.File | Dimensione | Formato | |
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