Nei primi anni Sessanta Edoardo Sanguineti si dedicò alla stesura di un commento al Purgatorio da inserire nella collana Opere di Dante, promossa da Le Monnier. Il progetto non andò in porto e del lavoro dello studioso rimangono oggi, presso l’archivio del Centro Studi Interuniversitario “Edoardo Sanguineti” (Torino), circa 700 fogli dattiloscritti per la redazione definitiva dei primi 26 canti e oltre 2400 fra manoscritti e dattiloscritti sparsi, risalenti a fasi anteriori dello studio. Stabilito l’obiettivo di realizzare un’edizione scientifica del testo, si tratta di scegliere la via migliore per poter gestire proficuamente tale mole di materiali. Durante il Convegno si renderà conto della soluzione ipotizzata, che prevede la pubblicazione di un’edizione critico-genetica cartacea della redazione definitiva (canti I-XXVI) nei cui paratesti si integrino precise istruzioni per la consultazione dei materiali preparatori. Essi saranno infatti consultabili, in riproduzioni ad alta risoluzione, sulla pagina internet corredata al libro. L’enorme quantità di modifiche e micro-modifiche apportate da Sanguineti al commento (sul piano formale e sostanziale) rende infatti sconsigliabile una mappatura 1:1 attraverso un apparato tradizionale, a favore invece di un contatto diretto, benché guidato, fra il pubblico e gli scartafacci originali. In tal modo, mentre il cartaceo sintetizza la lunga riflessione filologica dell’editore critico, l’estensione digitale permette di vedere spazializzato, attraverso le fotografie, il lavoro di riordino svolto (impossibile nel concreto per vincoli archivistici), dando agio al lettore di verificarne direttamente la bontà e di avviare un dibattito sulle scelte editoriali e di metodo alla base dello studio.
Oltre le mappe 1:1. La selezione dei materiali per l’edizione di un commento inedito di Sanguineti al 'Purgatorio'
Calogero Giorgio Priolo
2025-01-01
Abstract
Nei primi anni Sessanta Edoardo Sanguineti si dedicò alla stesura di un commento al Purgatorio da inserire nella collana Opere di Dante, promossa da Le Monnier. Il progetto non andò in porto e del lavoro dello studioso rimangono oggi, presso l’archivio del Centro Studi Interuniversitario “Edoardo Sanguineti” (Torino), circa 700 fogli dattiloscritti per la redazione definitiva dei primi 26 canti e oltre 2400 fra manoscritti e dattiloscritti sparsi, risalenti a fasi anteriori dello studio. Stabilito l’obiettivo di realizzare un’edizione scientifica del testo, si tratta di scegliere la via migliore per poter gestire proficuamente tale mole di materiali. Durante il Convegno si renderà conto della soluzione ipotizzata, che prevede la pubblicazione di un’edizione critico-genetica cartacea della redazione definitiva (canti I-XXVI) nei cui paratesti si integrino precise istruzioni per la consultazione dei materiali preparatori. Essi saranno infatti consultabili, in riproduzioni ad alta risoluzione, sulla pagina internet corredata al libro. L’enorme quantità di modifiche e micro-modifiche apportate da Sanguineti al commento (sul piano formale e sostanziale) rende infatti sconsigliabile una mappatura 1:1 attraverso un apparato tradizionale, a favore invece di un contatto diretto, benché guidato, fra il pubblico e gli scartafacci originali. In tal modo, mentre il cartaceo sintetizza la lunga riflessione filologica dell’editore critico, l’estensione digitale permette di vedere spazializzato, attraverso le fotografie, il lavoro di riordino svolto (impossibile nel concreto per vincoli archivistici), dando agio al lettore di verificarne direttamente la bontà e di avviare un dibattito sulle scelte editoriali e di metodo alla base dello studio.| File | Dimensione | Formato | |
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