A partire dalla seconda metà di questo secolo in gran parte dei Paesi industrializzati le statistiche sullo stato di salute della popolazione documentano, la presenza di due tendenze contraddittorie: la crescita generalizzata della speranza di vita e il progressivo inasprirsi delle disuguaglianze sociali di salute. Solida sul piano empirico, questa relazione ha un significato tutt'altro che evidente, che impone uno sforzo teorico diretto a identificare i meccanismi responsabili delle disuguaglianze osservate. Il saggio passa in rassegna le principali spiegazioni delle disuguaglianze di salute, organizzandone l'illustrazione in tre rubriche: le spiegazioni naturalistiche, le spiegazioni che chiamano in causa gli stili di vita, le spiegazioni che appuntano l'attenzione sulle relazioni sociali. Le spiegazioni naturalistiche individuano nello stato di salute la causa e non già la conseguenza della posizione sociale degli individui. L'autore discute due varianti di questo modello esplicativo, la prima ingenua, la seconda più sofisticata. La variante ingenua attribuisce le disuguaglianze di salute a profonde e irriducibili differenze genetiche; quella più sofisticata articola questa linea argomentativa, indicando nei processi di mobilità sociale il meccanismo che traduce le risorse di salute in risorse sociali. Di entrambe il saggio mostra le debolezze teoriche ed empiriche. Le spiegazioni che chiamano in causa gli stili di vita qualificano le disuguaglianze di salute come l’effetto aggregato delle diversa propensione degli individui ad adottare comportamenti insalubri. L'esame di questo nucleo teorico mette a fuoco due ordini di problemi, teorici gli uni, etici gli altri. L'autore pone in forse la plausibilità dei due maggiori assunti teorici alla base di questa classe di spiegazioni: la raffigurazione della salute come responsabilità personale e la qualificazione della salute come argomento di una funzione di utilità che ciascun individuo tenderebbe a massimizzare. L'ombra di un processo di colpevolizzazione della vittima costituisce il maggiore limite etico di questo approccio. Il terzo insieme di spiegazioni focalizza l'attenzione sui processi d'interazione sociale. Vengono dapprima esaminate le spiegazioni che considerano le caratteristiche degli spazi scenici, i luoghi di vita degli individui, per focalizzare poi l'attenzione, per così dire, sul dramma che al loro interno viene rappresentato: i rituali di deferenza e contegno. Comune a questa classe di spiegazioni è l'identificazione nell'esperienza ripetuta dello stress la radice delle disuguaglianze sociali di salute. Si sostiene come sia l'esposizione differenziata a "health related stressors" a determinare le disuguaglianze di salute. Il saggio si sofferma su tre contributi teorici che mettono a tema altrettanti meccanismi generatori degli helth related stressor, quelli di Peter Freund, Johannes Siegrist e Leonard Pearlin. Il testo si conclude concentrando l'attenzione sul contesto italiano, con una descrizione della consistenza delle disuguaglianze di salute in Italia e con la presentazione delle fonti di dati impiegabili per il loro studio.

DISUGUAGLIANZE SOCIALI DI SALUTE. DIFFERENZE BIOGRAFICHE INCISE NEI CORPI.

CARDANO, Mario
2008-01-01

Abstract

A partire dalla seconda metà di questo secolo in gran parte dei Paesi industrializzati le statistiche sullo stato di salute della popolazione documentano, la presenza di due tendenze contraddittorie: la crescita generalizzata della speranza di vita e il progressivo inasprirsi delle disuguaglianze sociali di salute. Solida sul piano empirico, questa relazione ha un significato tutt'altro che evidente, che impone uno sforzo teorico diretto a identificare i meccanismi responsabili delle disuguaglianze osservate. Il saggio passa in rassegna le principali spiegazioni delle disuguaglianze di salute, organizzandone l'illustrazione in tre rubriche: le spiegazioni naturalistiche, le spiegazioni che chiamano in causa gli stili di vita, le spiegazioni che appuntano l'attenzione sulle relazioni sociali. Le spiegazioni naturalistiche individuano nello stato di salute la causa e non già la conseguenza della posizione sociale degli individui. L'autore discute due varianti di questo modello esplicativo, la prima ingenua, la seconda più sofisticata. La variante ingenua attribuisce le disuguaglianze di salute a profonde e irriducibili differenze genetiche; quella più sofisticata articola questa linea argomentativa, indicando nei processi di mobilità sociale il meccanismo che traduce le risorse di salute in risorse sociali. Di entrambe il saggio mostra le debolezze teoriche ed empiriche. Le spiegazioni che chiamano in causa gli stili di vita qualificano le disuguaglianze di salute come l’effetto aggregato delle diversa propensione degli individui ad adottare comportamenti insalubri. L'esame di questo nucleo teorico mette a fuoco due ordini di problemi, teorici gli uni, etici gli altri. L'autore pone in forse la plausibilità dei due maggiori assunti teorici alla base di questa classe di spiegazioni: la raffigurazione della salute come responsabilità personale e la qualificazione della salute come argomento di una funzione di utilità che ciascun individuo tenderebbe a massimizzare. L'ombra di un processo di colpevolizzazione della vittima costituisce il maggiore limite etico di questo approccio. Il terzo insieme di spiegazioni focalizza l'attenzione sui processi d'interazione sociale. Vengono dapprima esaminate le spiegazioni che considerano le caratteristiche degli spazi scenici, i luoghi di vita degli individui, per focalizzare poi l'attenzione, per così dire, sul dramma che al loro interno viene rappresentato: i rituali di deferenza e contegno. Comune a questa classe di spiegazioni è l'identificazione nell'esperienza ripetuta dello stress la radice delle disuguaglianze sociali di salute. Si sostiene come sia l'esposizione differenziata a "health related stressors" a determinare le disuguaglianze di salute. Il saggio si sofferma su tre contributi teorici che mettono a tema altrettanti meccanismi generatori degli helth related stressor, quelli di Peter Freund, Johannes Siegrist e Leonard Pearlin. Il testo si conclude concentrando l'attenzione sul contesto italiano, con una descrizione della consistenza delle disuguaglianze di salute in Italia e con la presentazione delle fonti di dati impiegabili per il loro studio.
2008
22
119
146
Disuguaglianze sociali di salute
M. CARDANO
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