Il presente lavoro si inserisce nelle azioni di studio e ricerca previste dal progetto leader-plus 2000-2006 presentato dal GAL basso Monferrato astigiano e approvato dalla Regione Piemonte che analizzava la possibilità di sviluppare produzioni agricole tipiche. Tra queste il vino rappresenta sicuramente la prima voce per importanza economica e strategica per l’area in questione. Gli obiettivi del lavoro erano di tipo conoscitivo e costituivano la necessaria premessa, insieme alle analisi di tipo più tecnologico che sono state svolte contemporaneamente, per poter definire un processo di sviluppo della filiere vitivinicole territoriali. In particolare sono stati sviluppati i seguenti argomenti. È stata sviluppata un’analisi della situazione della viticoltura di qualità nel territorio del GAL Basso Monferrato Artigiano basandosi sui dati raccolti dalla camera di Commercio di Asti. Questa analisi ha permesso di tracciare un quadro delle produzioni territoriali di uva e di vino . In seguito l’analisi è stata approfondita su tre vini caratterizzati da un particolare legame con il territorio oggetto di analisi: Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Freisa d’Asti e Piemonte Bonarda. Per ognuno di questi vini è stata effettuata un’analisi delle varie fasi della filiera: produzione, trasformazione/imbottigliamento e distribuzione. I dati di partenza sono sempre quelli rintracciabili presso la Camera di Commercio di Asti. Sono state effettuate inoltre delle rilevazioni dirette presso tutti i trasformatori locali. Questo ha permesso di tracciare un quadro preciso della produzione, della trasformazione e dei flussi dei tre vini considerati. Inoltre attraverso le rilevazioni dirette è stato possibile tracciare un quadro delle principali caratteristiche dei vini considerati in termini di: tipologia di prodotto, prezzi, canali commerciali, aree di destinazione, consumatori e prospettive di sviluppo. Il territorio oggetto d’indagine si è confermato come un territorio con una forte vocazione vitivinicola anche se la notorietà dei vini ivi prodotti e di conseguenza i risultati economici delle aziende coinvolte, non sono paragonabili a quanto avviene in altre zone dell’astigiano. I tre vini autoctoni considerati hanno dimostrato di avere buone possibilità di sviluppo ma esistono ancora numerosi margini di miglioramento sia per quanto riguarda il miglioramento qualitativo delle produzioni in campo e della trasformazione, sia per quanto attiene alle possibilità di commercializzazione.

La produzione e commercializzazione di vini autoctoni nell'area Basso Monferrato Astigiano

BORRA, Danielle;MASSAGLIA, STEFANO
2005-01-01

Abstract

Il presente lavoro si inserisce nelle azioni di studio e ricerca previste dal progetto leader-plus 2000-2006 presentato dal GAL basso Monferrato astigiano e approvato dalla Regione Piemonte che analizzava la possibilità di sviluppare produzioni agricole tipiche. Tra queste il vino rappresenta sicuramente la prima voce per importanza economica e strategica per l’area in questione. Gli obiettivi del lavoro erano di tipo conoscitivo e costituivano la necessaria premessa, insieme alle analisi di tipo più tecnologico che sono state svolte contemporaneamente, per poter definire un processo di sviluppo della filiere vitivinicole territoriali. In particolare sono stati sviluppati i seguenti argomenti. È stata sviluppata un’analisi della situazione della viticoltura di qualità nel territorio del GAL Basso Monferrato Artigiano basandosi sui dati raccolti dalla camera di Commercio di Asti. Questa analisi ha permesso di tracciare un quadro delle produzioni territoriali di uva e di vino . In seguito l’analisi è stata approfondita su tre vini caratterizzati da un particolare legame con il territorio oggetto di analisi: Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Freisa d’Asti e Piemonte Bonarda. Per ognuno di questi vini è stata effettuata un’analisi delle varie fasi della filiera: produzione, trasformazione/imbottigliamento e distribuzione. I dati di partenza sono sempre quelli rintracciabili presso la Camera di Commercio di Asti. Sono state effettuate inoltre delle rilevazioni dirette presso tutti i trasformatori locali. Questo ha permesso di tracciare un quadro preciso della produzione, della trasformazione e dei flussi dei tre vini considerati. Inoltre attraverso le rilevazioni dirette è stato possibile tracciare un quadro delle principali caratteristiche dei vini considerati in termini di: tipologia di prodotto, prezzi, canali commerciali, aree di destinazione, consumatori e prospettive di sviluppo. Il territorio oggetto d’indagine si è confermato come un territorio con una forte vocazione vitivinicola anche se la notorietà dei vini ivi prodotti e di conseguenza i risultati economici delle aziende coinvolte, non sono paragonabili a quanto avviene in altre zone dell’astigiano. I tre vini autoctoni considerati hanno dimostrato di avere buone possibilità di sviluppo ma esistono ancora numerosi margini di miglioramento sia per quanto riguarda il miglioramento qualitativo delle produzioni in campo e della trasformazione, sia per quanto attiene alle possibilità di commercializzazione.
2005
Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria e Forestale
1
62
Vino; marketing territoriale; Asti; Malvasia di Castelnuovo Don Bosco; Freisa d’Asti e Piemonte Bonarda
D. Borra; S. Massaglia
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