La valutazione dell’impatto paesaggistico di impianti fotovoltaici al suolo: proposta metodologica ed esempio di applicazione

Tra le fonti rinnovabili, il solare fotovoltaico e l’eolico sono quelle che hanno avuto il tasso di crescita più elevato e che potranno in futuro contribuire in maniera sostanziale al soddisfacimento della domanda di energia e alle richieste di produzione di energia carbon free. È stato tuttavia anche dimostrato che pur a fronte di un considerevole supporto alle politiche di promozione delle fonti rinnovabili di energia a livello generale, a livello locale spesso le comunità percepiscono l’installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili come limitativa della qualità della vita o impattante sul paesaggio, naturale e costruito. Di conseguenza gli studi relativi alle procedure per la valutazione della compatibilità ambientale, territoriale e paesaggistica di questo tipo di impianti hanno recentemente visto un notevole sviluppo. Se una vasta letteratura scientifica è ormai disponibile riguardo alla valutazione dell’impatto visivo delle turbine eoliche, con applicazioni in vari paesi tra cui Danimarca e Spagna, non sono disponibili studi, teorici o applicativi, relativi all’impatto visivo degli impianti fotovoltaici, che rappresentano anch’essi, per le loro dimensioni fisiche, una rilevante forma di trasformazione del territorio agro-forestale. Nell’ambito degli studi svolti nel Gruppo di lavoro relativi agli impatti territoriali degli impianti fotovoltaici, verranno presi in considerazione indicatori quantitativi basati su una serie di grandezze che caratterizzano gli impatti visivi dell’impianto quali la forma, la distanza dal punto di osservazione e il contrasto cromatico, ottimizzando comunque le problematiche connesse con la collocazione degli stessi dal punto di vista energetico. La combinazione di questi indicatori restituisce un giudizio circa l’impatto paesaggistico dell’impianto nel contesto territoriale.