Ogni esperienza formativa ha a monte e tende a trasmettere un modello di competenza. Si confronta quindi con le diverse rappresentazioni della competenza presenti in ogni sistema organizzativo, in particolare con la competenza attesa, coerente con i modelli organizzativi che strutturano il sistema, e con la competenza agita dagli operatori, che devono mediare la prestazione attesa nelle reali condizioni di operatività. Quando si allontanano dal solo aggiornamento tecnico, le attività di formazione tendono a introdurre nel sistema nuovi modelli di competenza, opportunità di miglioramento che tuttavia possono entrare in conflitto con le premesse organizzative o mostrare limitate possibilità di innestarsi sulle reali condizioni operative. Come si può sviluppare una dimensione formativa interna al sapere operativo o al sapere decisionale? L’intervento sostiene che questa dimensione formativa passa attraverso uno strumento costituito dall’analisi delle attività che, introducendo una componente di controllo e una “presa di distanza”, permette lo sviluppo di una rappresentazione condivisa.
Esperienze di Formazione: Gruppi di Lavoro o Comunità di Pratica?
RE, Alessandra
2010-01-01
Abstract
Ogni esperienza formativa ha a monte e tende a trasmettere un modello di competenza. Si confronta quindi con le diverse rappresentazioni della competenza presenti in ogni sistema organizzativo, in particolare con la competenza attesa, coerente con i modelli organizzativi che strutturano il sistema, e con la competenza agita dagli operatori, che devono mediare la prestazione attesa nelle reali condizioni di operatività. Quando si allontanano dal solo aggiornamento tecnico, le attività di formazione tendono a introdurre nel sistema nuovi modelli di competenza, opportunità di miglioramento che tuttavia possono entrare in conflitto con le premesse organizzative o mostrare limitate possibilità di innestarsi sulle reali condizioni operative. Come si può sviluppare una dimensione formativa interna al sapere operativo o al sapere decisionale? L’intervento sostiene che questa dimensione formativa passa attraverso uno strumento costituito dall’analisi delle attività che, introducendo una componente di controllo e una “presa di distanza”, permette lo sviluppo di una rappresentazione condivisa.File | Dimensione | Formato | |
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