Il progetto LIFE Natura identificato con la sigla LIFE04 NAT/IT/000187 e denominato “TARTANET un network per la conservazione delle tartarughe marine in Italia”, si è proposto di attuare azioni urgenti di conservazione a favore di Caretta caretta, specie protetta a livello nazionale ed internazionale particolarmente sensibile e minacciata dall’attività dell’uomo, attraverso la creazione di una rete/network di presidi, distribuiti sul territorio italiano, mirati alla riduzione delle minacce che insistono sulla specie. A livello italiano mai prima d’ora si era cercato di riunire sotto un'unica rete tutti i soggetti impegnati nella salvaguardia di questi animali. Gli obiettivi che aveva il progetto e che sono stati raggiunti con successo sono stati: • l’avvio di 5 nuovi Centri di Recupero Tartarughe Marine, situati in località strategiche, per rispondere al meglio alle minacce causate dalle catture accidentali. I CRTM sono stati ubicati, per quanto possibile, all’interno di Parchi e Aree Marine Protette, al fine di garantire una continuità delle attività nel tempo e dare un valore aggiunto agli Enti preposti alla conservazione della natura. I 5 nuovi Centri sono situati nell’Oasi di Lago Salso del Comune di Manfredonia (FG) che ricade nel Parco Nazionale del Gargano, a Talamone (GR) nel Parco Regionale della Maremma, in località Fornelli (SS) sull’isola dell’Asinara nell’omonimo Parco Nazionale, a Brancaleone (RC) nel neo-istituito Parco Marino Regionale "Costa dei Gelsomini", a Massa Lubrense (NA) nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Contestualmente è stato attivato un Numero Verde 800-904841, attivo 24 ore su 24 e valido su tutto il territorio nazionale, per la segnalazione di situazioni di emergenza, grazie alla collaborazione con Europ Assistance; • la diffusione di metodi e procedure di recupero, marcaggio e raccolta dati uniformate e standardizzate, grazie alla realizzazione di una rete tra i CRTM e alla realizzazione di un programma formativo destinato agli operatori dei Centri; • lo svolgimento di un programma coordinato di formazione rivolto ai pescatori, il cui fine è stato quello di sensibilizzare la categoria circa l’importanza del loro contributo per la conservazione della tartaruga marina e per agevolare le attività di sperimentazione previste dal progetto; • la sperimentazione di sistemi per la riduzione delle catture accidentali come i TED (Turtle Excluder Device) per lo strascico e gli ami circolari (circe hooks) per i palangari; • la creazione di una Banca Dati nazionale, relativa alle conoscenze di catture, nidificazioni, schiuse, marcature, come presupposto per la definizione di una strategia efficiente di gestione; • l’elaborazione di Linee Guida per la riduzione dell’interazione con le attività di pesca che preveda programmi, regolamenti, normative, eventuali forme d’incentivazione per favorire la diffusione su scala nazionale di sistemi di pesca a basso impatto. Per facilitare la realizzazione delle attività e quindi la buona riuscita del progetto, sono state organizzate adeguate attività di sensibilizzazione e divulgazione per creare il necessario consenso e coinvolgimento degli stake-holder; inoltre sono stati prodotti specifici materiali editoriali e promozionali, dirette ai pescatori, al grande pubblico, alle scuole e alla popolazione locale.

Relazione finale Progetto TARTANET (LIFE04 NAT/IT/000187)

GIACOMA, Cristina;PIOVANO, SUSANNA;BALLETTO, Emilio
2009-01-01

Abstract

Il progetto LIFE Natura identificato con la sigla LIFE04 NAT/IT/000187 e denominato “TARTANET un network per la conservazione delle tartarughe marine in Italia”, si è proposto di attuare azioni urgenti di conservazione a favore di Caretta caretta, specie protetta a livello nazionale ed internazionale particolarmente sensibile e minacciata dall’attività dell’uomo, attraverso la creazione di una rete/network di presidi, distribuiti sul territorio italiano, mirati alla riduzione delle minacce che insistono sulla specie. A livello italiano mai prima d’ora si era cercato di riunire sotto un'unica rete tutti i soggetti impegnati nella salvaguardia di questi animali. Gli obiettivi che aveva il progetto e che sono stati raggiunti con successo sono stati: • l’avvio di 5 nuovi Centri di Recupero Tartarughe Marine, situati in località strategiche, per rispondere al meglio alle minacce causate dalle catture accidentali. I CRTM sono stati ubicati, per quanto possibile, all’interno di Parchi e Aree Marine Protette, al fine di garantire una continuità delle attività nel tempo e dare un valore aggiunto agli Enti preposti alla conservazione della natura. I 5 nuovi Centri sono situati nell’Oasi di Lago Salso del Comune di Manfredonia (FG) che ricade nel Parco Nazionale del Gargano, a Talamone (GR) nel Parco Regionale della Maremma, in località Fornelli (SS) sull’isola dell’Asinara nell’omonimo Parco Nazionale, a Brancaleone (RC) nel neo-istituito Parco Marino Regionale "Costa dei Gelsomini", a Massa Lubrense (NA) nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Contestualmente è stato attivato un Numero Verde 800-904841, attivo 24 ore su 24 e valido su tutto il territorio nazionale, per la segnalazione di situazioni di emergenza, grazie alla collaborazione con Europ Assistance; • la diffusione di metodi e procedure di recupero, marcaggio e raccolta dati uniformate e standardizzate, grazie alla realizzazione di una rete tra i CRTM e alla realizzazione di un programma formativo destinato agli operatori dei Centri; • lo svolgimento di un programma coordinato di formazione rivolto ai pescatori, il cui fine è stato quello di sensibilizzare la categoria circa l’importanza del loro contributo per la conservazione della tartaruga marina e per agevolare le attività di sperimentazione previste dal progetto; • la sperimentazione di sistemi per la riduzione delle catture accidentali come i TED (Turtle Excluder Device) per lo strascico e gli ami circolari (circe hooks) per i palangari; • la creazione di una Banca Dati nazionale, relativa alle conoscenze di catture, nidificazioni, schiuse, marcature, come presupposto per la definizione di una strategia efficiente di gestione; • l’elaborazione di Linee Guida per la riduzione dell’interazione con le attività di pesca che preveda programmi, regolamenti, normative, eventuali forme d’incentivazione per favorire la diffusione su scala nazionale di sistemi di pesca a basso impatto. Per facilitare la realizzazione delle attività e quindi la buona riuscita del progetto, sono state organizzate adeguate attività di sensibilizzazione e divulgazione per creare il necessario consenso e coinvolgimento degli stake-holder; inoltre sono stati prodotti specifici materiali editoriali e promozionali, dirette ai pescatori, al grande pubblico, alle scuole e alla popolazione locale.
2009
Cristina Giacoma; Susanna Piovano; Emilio Balletto
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