L’obiettivo del raggiungimento di edifici a energia netta prossima allo zero (near-zero energy buildings) contenuto nella revisione dell’EPBD si presenta particolarmente difficile da raggiungere nel caso delle costruzioni rurali (in senso stretto le costruzioni che non producono reddito fondiario bensì reddito agrario; in generale tutte le costruzioni in ambito non urbano) o in ambito forestale. Infatti le strategie progettuali, così come le procedure di calcolo e le condizioni al contorno delle valutazioni della prestazione energetica che, in anni recenti, si sono delineate per il progetto e la verifica degli edifici, mal si adattano a questo tipo di costruzioni, spesso isolate dalle infrastrutture energetiche. Questa è la ragione per cui si ritiene meritevole di indagine un caso studio relativo alla riqualificazione energetica una costruzione isolata in alta quota. L’oggetto di studio di questo lavoro è una colonia alpina situata a 1800 m s.l.m. nei pressi della località Grange della Valle (comune di Exilles) in Val di Susa. È stata analizzata la fattibilità della riqualificazione energetica dei due fabbricati principali, sulla base del mantenimento delle condizioni e destinazioni d’uso attuali e di un recupero delle strutture di involucro. Nello studio, condotto attraverso i modelli di calcolo della prestazione energetica normativi (serie UNI/TS 11300), in un primo caso sono state assunte le ipotesi di calcolo che consentono di effettuare una valutazione energetica della colonia alpina del tipo asset rating (UNI EN 15603), ovvero un calcolo con dati di ingresso di uso dell’edificio, condizioni climatiche, ecc…standardizzati in presenza dell’edificio reale, in un secondo caso, sono assunte le ipotesi di calcolo che consentono di effettuare la valutazione energetica della colonia alpina del tipo tailored rating (UNI EN 15603) e che differiscono da quelle adottate nell’asset rating perché prendono in considerazione condizioni d’uso reali (ad esempio occupazione limitata ai mesi giugno, luglio e agosto, consumo di acqua calda sanitaria reale, ventilazione dei locali così come effettuata dagli utenti, ecc…). Gli esiti delle calcolazioni fatte nei due approcci, di cui il primo conduce alla determinazione degli indici di prestazione stabiliti dalla legislazione e necessari in caso di trasformazione edilizia (permesso di costruire per ristrutturazione), sono differenti e portano a conclusioni diverse circa la valutazione della fattibilità energetica della proposta di riqualificazione.
Confronto tra asset rating e tailored rating nella riqualificazione energetica di una costruzione forestale in alta quota
FABRIZIO, Enrico;
2010-01-01
Abstract
L’obiettivo del raggiungimento di edifici a energia netta prossima allo zero (near-zero energy buildings) contenuto nella revisione dell’EPBD si presenta particolarmente difficile da raggiungere nel caso delle costruzioni rurali (in senso stretto le costruzioni che non producono reddito fondiario bensì reddito agrario; in generale tutte le costruzioni in ambito non urbano) o in ambito forestale. Infatti le strategie progettuali, così come le procedure di calcolo e le condizioni al contorno delle valutazioni della prestazione energetica che, in anni recenti, si sono delineate per il progetto e la verifica degli edifici, mal si adattano a questo tipo di costruzioni, spesso isolate dalle infrastrutture energetiche. Questa è la ragione per cui si ritiene meritevole di indagine un caso studio relativo alla riqualificazione energetica una costruzione isolata in alta quota. L’oggetto di studio di questo lavoro è una colonia alpina situata a 1800 m s.l.m. nei pressi della località Grange della Valle (comune di Exilles) in Val di Susa. È stata analizzata la fattibilità della riqualificazione energetica dei due fabbricati principali, sulla base del mantenimento delle condizioni e destinazioni d’uso attuali e di un recupero delle strutture di involucro. Nello studio, condotto attraverso i modelli di calcolo della prestazione energetica normativi (serie UNI/TS 11300), in un primo caso sono state assunte le ipotesi di calcolo che consentono di effettuare una valutazione energetica della colonia alpina del tipo asset rating (UNI EN 15603), ovvero un calcolo con dati di ingresso di uso dell’edificio, condizioni climatiche, ecc…standardizzati in presenza dell’edificio reale, in un secondo caso, sono assunte le ipotesi di calcolo che consentono di effettuare la valutazione energetica della colonia alpina del tipo tailored rating (UNI EN 15603) e che differiscono da quelle adottate nell’asset rating perché prendono in considerazione condizioni d’uso reali (ad esempio occupazione limitata ai mesi giugno, luglio e agosto, consumo di acqua calda sanitaria reale, ventilazione dei locali così come effettuata dagli utenti, ecc…). Gli esiti delle calcolazioni fatte nei due approcci, di cui il primo conduce alla determinazione degli indici di prestazione stabiliti dalla legislazione e necessari in caso di trasformazione edilizia (permesso di costruire per ristrutturazione), sono differenti e portano a conclusioni diverse circa la valutazione della fattibilità energetica della proposta di riqualificazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.