Lo studio del comportamento riproduttivo di Ceratitis capitata è rivolto alla comprensione della potenzialità invasiva della specie. Lo studio di tale comportamento viene affrontato a due livelli: 1. mediante marcatori molecolari per analizzare meccanismi che regolano l’uso degli spermi; 2. mediante un approccio di genomica funzionale per individuare geni che regolano il comportamento riproduttivo. L’uso di marcatori molecolari ha permesso di accertare che accoppiamenti multipli in femmine di questa specie rappresentano un evento comune nelle popolazioni naturali. Il riaccoppiamento potrebbe avere un valore adattativo, considerando che le femmine accoppiate più volte hanno una maggiore efficienza riproduttiva rispetto a quelle non-riaccoppiate. La frequenza di riaccoppiamento nelle diverse popolazioni naturali sembra essere regolata da fattori ambientali, genetici e fisiologici. E’stato osservato che il riaccoppiamento è associato con l’uso differenziale su base temporale degli spermi, che vengono mantenuti vitali per lungo tempo nei compartimenti di accumulo della femmina (camera di fecondazione e spermateche). E’ stato recentemente sviluppato un sistema di visualizzazione diretta degli spermi, resi fluorescenti mediante un approccio di transgenesi, che permetterà di seguirne direttamente il destino. L’approccio di genomica funzionale, condotto mediante la tecnica di microarrays, sta evidenziando network genici coinvolti nel comportamento sessuale e riproduttivo di C. capitata.

Poliandria e uso degli spermi nella specie invasiva Ceratitis capitata (Diptera, Tephritidae).

BERTIN, SABRINA;
2007-01-01

Abstract

Lo studio del comportamento riproduttivo di Ceratitis capitata è rivolto alla comprensione della potenzialità invasiva della specie. Lo studio di tale comportamento viene affrontato a due livelli: 1. mediante marcatori molecolari per analizzare meccanismi che regolano l’uso degli spermi; 2. mediante un approccio di genomica funzionale per individuare geni che regolano il comportamento riproduttivo. L’uso di marcatori molecolari ha permesso di accertare che accoppiamenti multipli in femmine di questa specie rappresentano un evento comune nelle popolazioni naturali. Il riaccoppiamento potrebbe avere un valore adattativo, considerando che le femmine accoppiate più volte hanno una maggiore efficienza riproduttiva rispetto a quelle non-riaccoppiate. La frequenza di riaccoppiamento nelle diverse popolazioni naturali sembra essere regolata da fattori ambientali, genetici e fisiologici. E’stato osservato che il riaccoppiamento è associato con l’uso differenziale su base temporale degli spermi, che vengono mantenuti vitali per lungo tempo nei compartimenti di accumulo della femmina (camera di fecondazione e spermateche). E’ stato recentemente sviluppato un sistema di visualizzazione diretta degli spermi, resi fluorescenti mediante un approccio di transgenesi, che permetterà di seguirne direttamente il destino. L’approccio di genomica funzionale, condotto mediante la tecnica di microarrays, sta evidenziando network genici coinvolti nel comportamento sessuale e riproduttivo di C. capitata.
2007
68° Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana
Lecce
24-27 September 2007
Atti del 68° Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana
Unione Zoologica Italiana
62
62
BERTIN S.;SCOLARI FRANCESCA;BONIZZONI MARIANGELA;GOMULSKI LUDVIK MARCUS;MALACRIDA ANNA RODOLFA;GASPERI GIULIANO
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