Il ritardo nel trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla clinica è un problema ben conosciuto e che affligge con vari livelli di gravità tutti i campi della medicina. Tuttavia, nel caso della dipendenza da sostanze, tale ritardo, e le conseguenze da esso derivanti, appaiono particolarmente gravi. Interessano infatti la mortalità precoce, la morbilità per patologie infettive e i costi sociali legati alla disabilità e ai crimini. La scarsa somministrazione di trattamenti sostitutivi, la scarsa associazione di trattamenti farmacologici e psicosociali, i bassi dosaggi, la mancata somministrazione di trattamenti sostitutivi in carcere e subito dopo l’uscita dal carcere, sono alcuni degli esempi del mancato trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla clinica. Un recente studio americano ha messo in evidenza che il rischio di morire nelle prime due settimane dall’uscita dal carcere è 12.7 volte superiore rispetto a quello della popolazione generale della stessa età e che il rischio di morire per overdose è addirittura 129 volte superiore, con una proporzione attribuibile del 91%: il 91% di questi morti di overdose sarebbero stati probabilmente evitati se avessero ricevuto un trattamento sostitutivo.
Il costo dei ritardi nel trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla pratica clinica
VIGNA-TAGLIANTI, Federica
2008-01-01
Abstract
Il ritardo nel trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla clinica è un problema ben conosciuto e che affligge con vari livelli di gravità tutti i campi della medicina. Tuttavia, nel caso della dipendenza da sostanze, tale ritardo, e le conseguenze da esso derivanti, appaiono particolarmente gravi. Interessano infatti la mortalità precoce, la morbilità per patologie infettive e i costi sociali legati alla disabilità e ai crimini. La scarsa somministrazione di trattamenti sostitutivi, la scarsa associazione di trattamenti farmacologici e psicosociali, i bassi dosaggi, la mancata somministrazione di trattamenti sostitutivi in carcere e subito dopo l’uscita dal carcere, sono alcuni degli esempi del mancato trasferimento delle conoscenze dalla ricerca alla clinica. Un recente studio americano ha messo in evidenza che il rischio di morire nelle prime due settimane dall’uscita dal carcere è 12.7 volte superiore rispetto a quello della popolazione generale della stessa età e che il rischio di morire per overdose è addirittura 129 volte superiore, con una proporzione attribuibile del 91%: il 91% di questi morti di overdose sarebbero stati probabilmente evitati se avessero ricevuto un trattamento sostitutivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.