Uno studio sulla nicchia trofica di bombi in Valle d'Aosta è stato avviato nel 2009 nell'ambito della cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA 2007-2013, Progetto "PHENOALP - Phénologie alpine". A tal fine sono state scelte due valli laterali, poste sulla riva sinistra del fiume Dora Baltea, con diverse condizioni climatiche: il Vallone di Saint Marcel con orientamento Nord-Sud e la Valle di Champorcher orientato prevalentemente in direzione Est-Ovest. Quest’ultima è inoltre decisamente più antropizzata della precedente. Tre aree di campionamento sono state definite a diverse quote in ogni valle: Léchère, 1510 m, Mulac, 1950 m, e Petite-Chaux, 2440 m per il Vallone di Saint Marcel; Collin, 1620 m, Champlong, 2010 m, e Pian di Lai, 2460 m, per la Valle di Champorcher. In ciascuna area di campionamento e durante l'intero periodo di attività dei bombi, ogni due settimane, alcuni esemplari sono stati catturati lungo transetti mobili, che sono stati controllati per un'ora da due operatori, campionando pochi individui per ogni tipo cromatico; inoltre, per ciascun campione, con l'eccezione di quelli presi in volo o a terra, sono state annotate le piante sulle quali veniva catturato. Nel corso dei primi due anni di ricerca sono stati raccolti in totale 1.845 esemplari appartenenti a 31 specie; di queste 21 sono state trovate in entrambe le valli, 7 (Bombus barbutellus, B. campestris, B. hypnorum, B. inexspectatus, B. norvegicus, B. subterraneus, B. vestalis) solo nel Vallone di Saint Marcel e 3 (B. flavidus, B. gerstaeckeri, B. jonellus) solo nella Valle di Champorcher. 1.041 esemplari, compresi quasi tutti quelli appartenenti al sottogenere Psithyrus, provengono dal Vallone di Saint Marcel (Léchère 534, Mulac 294, Petite-Chaux 213), 804 dalla Valle di Champorcher (Collin 369, Champlong 284, Pian di Lai 151) indicando, nel biennio, una maggiore abbondanza di bombi nella prima valle. Complessivamente, le specie predominanti, presenti con percentuali superiori al 5%, sono risultate B. humilis, B. lapidarius, B. lucorum, B. mesomelas, B. pascuorum, B. pyrenaeus, B. ruderarius, B. sichelii e B. soroeensis. I bombi hanno visitato piante appartenenti a 27 famiglie e 73 generi, ma solo 17 famiglie e 38 generi sono stati frequentati in entrambi gli anni. Le piante più visitate dai bombi appartengono a: Onagraceae (27,8%), con il solo Epilobium angustifolium, Boraginaceae (16,0%) quasi esclusivamente Echium vulgare; Fabaceae (15,0%), per lo più rappresentate da specie del genere Trifolium; Asteraceae (14,1%), in primo luogo i generi Carduus e Cirsium; Lamiaceae (4,7%) particolarmente Salvia; Scrophulariaceae (3,8%) con prevalenza di Rhinanthus e Campanulaceae (3,7%) soprattutto con Campanula. Per quanto riguarda le preferenze alimentari si sono evidenziate notevoli differenze a livello delle singole specie di Bombus.

Nicchia trofica di bombi in ambiente alpino

PORPORATO, Marco;MAZZOGLIO, Peter John;PATETTA, Augusto;MANINO, Aulo
2011-01-01

Abstract

Uno studio sulla nicchia trofica di bombi in Valle d'Aosta è stato avviato nel 2009 nell'ambito della cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA 2007-2013, Progetto "PHENOALP - Phénologie alpine". A tal fine sono state scelte due valli laterali, poste sulla riva sinistra del fiume Dora Baltea, con diverse condizioni climatiche: il Vallone di Saint Marcel con orientamento Nord-Sud e la Valle di Champorcher orientato prevalentemente in direzione Est-Ovest. Quest’ultima è inoltre decisamente più antropizzata della precedente. Tre aree di campionamento sono state definite a diverse quote in ogni valle: Léchère, 1510 m, Mulac, 1950 m, e Petite-Chaux, 2440 m per il Vallone di Saint Marcel; Collin, 1620 m, Champlong, 2010 m, e Pian di Lai, 2460 m, per la Valle di Champorcher. In ciascuna area di campionamento e durante l'intero periodo di attività dei bombi, ogni due settimane, alcuni esemplari sono stati catturati lungo transetti mobili, che sono stati controllati per un'ora da due operatori, campionando pochi individui per ogni tipo cromatico; inoltre, per ciascun campione, con l'eccezione di quelli presi in volo o a terra, sono state annotate le piante sulle quali veniva catturato. Nel corso dei primi due anni di ricerca sono stati raccolti in totale 1.845 esemplari appartenenti a 31 specie; di queste 21 sono state trovate in entrambe le valli, 7 (Bombus barbutellus, B. campestris, B. hypnorum, B. inexspectatus, B. norvegicus, B. subterraneus, B. vestalis) solo nel Vallone di Saint Marcel e 3 (B. flavidus, B. gerstaeckeri, B. jonellus) solo nella Valle di Champorcher. 1.041 esemplari, compresi quasi tutti quelli appartenenti al sottogenere Psithyrus, provengono dal Vallone di Saint Marcel (Léchère 534, Mulac 294, Petite-Chaux 213), 804 dalla Valle di Champorcher (Collin 369, Champlong 284, Pian di Lai 151) indicando, nel biennio, una maggiore abbondanza di bombi nella prima valle. Complessivamente, le specie predominanti, presenti con percentuali superiori al 5%, sono risultate B. humilis, B. lapidarius, B. lucorum, B. mesomelas, B. pascuorum, B. pyrenaeus, B. ruderarius, B. sichelii e B. soroeensis. I bombi hanno visitato piante appartenenti a 27 famiglie e 73 generi, ma solo 17 famiglie e 38 generi sono stati frequentati in entrambi gli anni. Le piante più visitate dai bombi appartengono a: Onagraceae (27,8%), con il solo Epilobium angustifolium, Boraginaceae (16,0%) quasi esclusivamente Echium vulgare; Fabaceae (15,0%), per lo più rappresentate da specie del genere Trifolium; Asteraceae (14,1%), in primo luogo i generi Carduus e Cirsium; Lamiaceae (4,7%) particolarmente Salvia; Scrophulariaceae (3,8%) con prevalenza di Rhinanthus e Campanulaceae (3,7%) soprattutto con Campanula. Per quanto riguarda le preferenze alimentari si sono evidenziate notevoli differenze a livello delle singole specie di Bombus.
2011
XXIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Genova (Italy)
13-16 giugno 2011
Atti XXIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Accademia Nazionale Italiana di Entomologia
83
83
http://entomologia2011.comune.genova.it/Atti%20XXIII%20CNIE%20%28Genova,%2013-16.VI.2011%29.pdf
biodiversità; Bombus; flora; Valle d’Aosta; fenologia
M. Porporato; P.J. Mazzoglio; A. Patetta; A. Manino
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