La letteratura sottolinea la complessità dell’organizzazione dei sistemi sanitari e riconduce tale complessità all’eterogeneità delle procedure e degli strumenti utilizzati, alla frequenza delle emergenze e all’alta variabilità. E’ sembrato quindi particolarmente interessante trasferire in questa realtà il concetto di barriera, inteso come sistema di difesa dal prodursi di eventi indesiderati e da possibili fallimenti, prevalentemente studiato nei sistemi industriali ad alto rischio. I sistemi di barriere possono essere di diverso tipo. Una delle classificazioni più note è quella proposta da Hollnagel (2004; 2008) che prevede barriere fisiche, funzionali, simboliche e immateriali. La ricerca, svolta all’interno del Pronto Soccorso di un ospedale di Palermo, si è posta i seguenti obiettivi: 1) fornire una classificazione descrittiva dei diversi sistemi di barriera impiegati, secondo la classificazione di Hollnagel; 2) indagare se l'interazione tra diversi gruppi di utenti (infermieri, medici, pazienti) e i differenti sistemi di barriera è convergente o in conflitto; 3) valutare quali barriere sono state mantenute, quali rimosse, quali autonomamente aggiunte dagli operatori per migliorare la loro quotidiana pratica lavorativa. Per la classificazione e analisi delle barriere si è fatto ricorso allo studio dei documenti prescritti e alla triangolazione di diverse tecniche (osservazione del sistema; interviste agli infermieri di triage e all’utenza; Contextual Inquiry) e metodi di analisi del lavoro. Nei risultati, i vari sistemi di barriera prescritti dall’organizzazione sono stati descritti e raffrontati con i sistemi realmente presenti all’interno del P.S., analizzando trasversalmente le interazioni tra le diverse parti del sistema e gli stessi dispositivi nonché la percezione delle stesse barriere da parte dell’utenza che usufruisce del servizio. È stata prodotta una rappresentazione grafica dell’interazione uomo-barriere nelle effettive attività di lavoro. In conclusione, se si comprende l’effettivo utilizzo delle barriere con i diversi compiti e ruoli organizzativi coinvolti all’interno di un’organizzazione, è possibile migliorare la sicurezza degli operatori e la performance dei sistemi.
Interazione "Sistemi di Barriera-Operatori" nei sistemi sanitari: una ricerca esplorativa
CALLARI, TIZIANA CARMEN;RE, Alessandra
2012-01-01
Abstract
La letteratura sottolinea la complessità dell’organizzazione dei sistemi sanitari e riconduce tale complessità all’eterogeneità delle procedure e degli strumenti utilizzati, alla frequenza delle emergenze e all’alta variabilità. E’ sembrato quindi particolarmente interessante trasferire in questa realtà il concetto di barriera, inteso come sistema di difesa dal prodursi di eventi indesiderati e da possibili fallimenti, prevalentemente studiato nei sistemi industriali ad alto rischio. I sistemi di barriere possono essere di diverso tipo. Una delle classificazioni più note è quella proposta da Hollnagel (2004; 2008) che prevede barriere fisiche, funzionali, simboliche e immateriali. La ricerca, svolta all’interno del Pronto Soccorso di un ospedale di Palermo, si è posta i seguenti obiettivi: 1) fornire una classificazione descrittiva dei diversi sistemi di barriera impiegati, secondo la classificazione di Hollnagel; 2) indagare se l'interazione tra diversi gruppi di utenti (infermieri, medici, pazienti) e i differenti sistemi di barriera è convergente o in conflitto; 3) valutare quali barriere sono state mantenute, quali rimosse, quali autonomamente aggiunte dagli operatori per migliorare la loro quotidiana pratica lavorativa. Per la classificazione e analisi delle barriere si è fatto ricorso allo studio dei documenti prescritti e alla triangolazione di diverse tecniche (osservazione del sistema; interviste agli infermieri di triage e all’utenza; Contextual Inquiry) e metodi di analisi del lavoro. Nei risultati, i vari sistemi di barriera prescritti dall’organizzazione sono stati descritti e raffrontati con i sistemi realmente presenti all’interno del P.S., analizzando trasversalmente le interazioni tra le diverse parti del sistema e gli stessi dispositivi nonché la percezione delle stesse barriere da parte dell’utenza che usufruisce del servizio. È stata prodotta una rappresentazione grafica dell’interazione uomo-barriere nelle effettive attività di lavoro. In conclusione, se si comprende l’effettivo utilizzo delle barriere con i diversi compiti e ruoli organizzativi coinvolti all’interno di un’organizzazione, è possibile migliorare la sicurezza degli operatori e la performance dei sistemi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.