Il Piemonte è la seconda regione italiana produttrice di kiwi, dopo il Lazio, e rappresenta il 20% della produzione nazionale con un totale di 86.000 t prodotte in un anno. Nel presente lavoro sono state studiate le caratteristiche della produzione cuneese, che rappresenta il 77% di quella regionale. Sono state eseguite analisi chimico-fisiche e sensoriali ed è stata valutata l’attitudine alla conservazione in cella ad atmosfera controllata dopo 3, 5 e 7 mesi. I frutti, appartenenti alla cultivar Hayward, sono stati reperiti nel 2006 in 4 zone diverse della provincia: Barge (316 m s.l.m.), Revello (350 m s.l.m.), Saluzzo (395 m s.l.m.) e Falicetto (420 m s.l.m.). I campioni sono stati analizzati al conferimento e dopo conservazione, nei mesi di gennaio, marzo e maggio. La durezza della polpa decresce significativamente nel periodo tra il conferimento (7,6 Kg/0,5cm2 in media) e l’uscita dalle celle a gennaio (3,6 Kg/0,5cm2), per poi scendere più lentamente. In media, i campioni presentavano livelli zuccherini di 6,1°Brix al conferimento, mentre dopo la conservazione in cella frigorifera tale valore si attestava intorno a 12°Brix. L’analisi sensoriale quantitativo-descrittiva eseguita a marzo mostrava differenze significative per il colore e la durezza della polpa e il sapore acido, non più riscontrabili a maggio. Un campione si distingueva a livello organolettico per la buona tenuta in conservazione e presentava valori di aroma e dolcezza elevati anche a maggio. I risultati ottenuti saranno approfonditi nei prossimi anni e potranno permettere di valorizzare al meglio la produzione del kiwi cuneese delle aree più vocate.
Evoluzione dei parametri qualitativi nel post-raccolta in campioni di actinidia provenienti da diverse aree del Cuneese
BOTTA, Roberto;BELTRAMO, CHIARA;SARTOR, CHIARA;BECCARO, GABRIELE LORIS;MELLANO, Maria Gabriella
2007-01-01
Abstract
Il Piemonte è la seconda regione italiana produttrice di kiwi, dopo il Lazio, e rappresenta il 20% della produzione nazionale con un totale di 86.000 t prodotte in un anno. Nel presente lavoro sono state studiate le caratteristiche della produzione cuneese, che rappresenta il 77% di quella regionale. Sono state eseguite analisi chimico-fisiche e sensoriali ed è stata valutata l’attitudine alla conservazione in cella ad atmosfera controllata dopo 3, 5 e 7 mesi. I frutti, appartenenti alla cultivar Hayward, sono stati reperiti nel 2006 in 4 zone diverse della provincia: Barge (316 m s.l.m.), Revello (350 m s.l.m.), Saluzzo (395 m s.l.m.) e Falicetto (420 m s.l.m.). I campioni sono stati analizzati al conferimento e dopo conservazione, nei mesi di gennaio, marzo e maggio. La durezza della polpa decresce significativamente nel periodo tra il conferimento (7,6 Kg/0,5cm2 in media) e l’uscita dalle celle a gennaio (3,6 Kg/0,5cm2), per poi scendere più lentamente. In media, i campioni presentavano livelli zuccherini di 6,1°Brix al conferimento, mentre dopo la conservazione in cella frigorifera tale valore si attestava intorno a 12°Brix. L’analisi sensoriale quantitativo-descrittiva eseguita a marzo mostrava differenze significative per il colore e la durezza della polpa e il sapore acido, non più riscontrabili a maggio. Un campione si distingueva a livello organolettico per la buona tenuta in conservazione e presentava valori di aroma e dolcezza elevati anche a maggio. I risultati ottenuti saranno approfonditi nei prossimi anni e potranno permettere di valorizzare al meglio la produzione del kiwi cuneese delle aree più vocate.File | Dimensione | Formato | |
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