Background-Obiettivi: L’uso problematico di Internet (PIU) è emerso negli ultimi anni come un problema tra gli adolescenti di tutto il mondo, che oltre ad essere particolarmente vulnerabili all’iniziazione di comportamenti patologici come il fumo di sigarette, l’alcol e l’uso di sostanze, sono anche coloro che utilizzano maggiormente Internet. Tuttavia poco si sa sulla prevalenza del fenomeno, sui fattori di rischio, e anche sulle conseguenze per la salute. I pochi studi pubblicati su questo tema mostrano forti differenze di prevalenza, anche a livello nazionale. Obiettivo di questo studio è misurare la prevalenza di PIU nella popolazione degli studenti delle scuole superiori del pinerolese e di valutarne i potenziali fattori di rischio. Metodi: È stata condotta un’indagine di prevalenza tra gli studenti, con età compresa tra i 14 e 19 anni, appartenenti a 25 scuole superiori dislocate nell’area del pinerolese (TO). Complessivamente 97 classi sono state incluse nel campione, una per ogni anno di corso e tipologia di scuola. L’indagine si è svolta attraverso la compilazione di un questionario completamente anonimo che i ragazzi hanno compilato a scuola. I questionari sono stati raccolti nell’arco di un semestre accademico (tra Dicembre 2010 e Marzo 2011). Il questionario indagava le caratteristiche demografiche, le modalità di utilizzo di Internet, le caratteristiche psicosociali e l’uso problematico valutato mediante l’Internet Addiction Test. I fattori di rischio individuali potenzialmente associati all’uso problematico di Internet sono stati studiati con un modello di regressione logistica multivariata. Risultati: Complessivamente 2,022 studenti (99,5%) del campione in studio hanno completato il questionario. Solo lo 0,6% non utilizzava Internet, con una prevalenza di uso problematico del 12%. L’analisi multivariata ha rilevato che l’appartenenza ad un istituto professionale (OR=1.62, 95% CI:1.07-2.47), l’età più giovane (OR=1.71, 95% CI:1.08-2.70), il sentirsi soli (OR=3.65, 95% CI:2.05-6.51), l’uso di siti pornografici (OR=2.44, 95% CI:1.62-3.69), e l’uso di Internet più volte alla settimana per almeno due ore consecutive (OR=2.34, 95% CI:1.60-3.41) sono associati con il rischio di uso problematico. Al contrario utilizzare Internet per la ricerca di informazioni a carattere scolastico è un fattore di protezione (OR=0.48, 95% CI:0.33-0.70). Non sono emerse differenze di genere nella prevalenza del problema e nei fattori di rischio. Conclusioni: I risultati di questo studio mostrano una prevalenza di uso problematico di Internet tra gli adolescenti del pinerolese piuttosto elevata. Considerato che la quasi totalità degli adolescenti usa Internet, una tale prevalenza di uso problematico, nel caso in cui questo avesse gravi conseguenze per la salute, costituirebbe un importante problema di sanità pubblica. Tuttavia, è necessario condurre ulteriori studi di tipo prospettico, per meglio valutare la sequenza temporale degli eventi, per valutare l’entità delle conseguenze per la salute, ed eventualmente definire strategie preventive appropriate ed efficaci.

L’Uso Problematico di Internet: prevalenza e fattori correlati in una popolazione studentesca

VIGNA-TAGLIANTI, Federica;
2013-01-01

Abstract

Background-Obiettivi: L’uso problematico di Internet (PIU) è emerso negli ultimi anni come un problema tra gli adolescenti di tutto il mondo, che oltre ad essere particolarmente vulnerabili all’iniziazione di comportamenti patologici come il fumo di sigarette, l’alcol e l’uso di sostanze, sono anche coloro che utilizzano maggiormente Internet. Tuttavia poco si sa sulla prevalenza del fenomeno, sui fattori di rischio, e anche sulle conseguenze per la salute. I pochi studi pubblicati su questo tema mostrano forti differenze di prevalenza, anche a livello nazionale. Obiettivo di questo studio è misurare la prevalenza di PIU nella popolazione degli studenti delle scuole superiori del pinerolese e di valutarne i potenziali fattori di rischio. Metodi: È stata condotta un’indagine di prevalenza tra gli studenti, con età compresa tra i 14 e 19 anni, appartenenti a 25 scuole superiori dislocate nell’area del pinerolese (TO). Complessivamente 97 classi sono state incluse nel campione, una per ogni anno di corso e tipologia di scuola. L’indagine si è svolta attraverso la compilazione di un questionario completamente anonimo che i ragazzi hanno compilato a scuola. I questionari sono stati raccolti nell’arco di un semestre accademico (tra Dicembre 2010 e Marzo 2011). Il questionario indagava le caratteristiche demografiche, le modalità di utilizzo di Internet, le caratteristiche psicosociali e l’uso problematico valutato mediante l’Internet Addiction Test. I fattori di rischio individuali potenzialmente associati all’uso problematico di Internet sono stati studiati con un modello di regressione logistica multivariata. Risultati: Complessivamente 2,022 studenti (99,5%) del campione in studio hanno completato il questionario. Solo lo 0,6% non utilizzava Internet, con una prevalenza di uso problematico del 12%. L’analisi multivariata ha rilevato che l’appartenenza ad un istituto professionale (OR=1.62, 95% CI:1.07-2.47), l’età più giovane (OR=1.71, 95% CI:1.08-2.70), il sentirsi soli (OR=3.65, 95% CI:2.05-6.51), l’uso di siti pornografici (OR=2.44, 95% CI:1.62-3.69), e l’uso di Internet più volte alla settimana per almeno due ore consecutive (OR=2.34, 95% CI:1.60-3.41) sono associati con il rischio di uso problematico. Al contrario utilizzare Internet per la ricerca di informazioni a carattere scolastico è un fattore di protezione (OR=0.48, 95% CI:0.33-0.70). Non sono emerse differenze di genere nella prevalenza del problema e nei fattori di rischio. Conclusioni: I risultati di questo studio mostrano una prevalenza di uso problematico di Internet tra gli adolescenti del pinerolese piuttosto elevata. Considerato che la quasi totalità degli adolescenti usa Internet, una tale prevalenza di uso problematico, nel caso in cui questo avesse gravi conseguenze per la salute, costituirebbe un importante problema di sanità pubblica. Tuttavia, è necessario condurre ulteriori studi di tipo prospettico, per meglio valutare la sequenza temporale degli eventi, per valutare l’entità delle conseguenze per la salute, ed eventualmente definire strategie preventive appropriate ed efficaci.
2013
Convegno SITD “Ricerca di base, ricerca clinica e appropriatezza degli interventi nell’Addiction”
Napoli
3-4 Dicembre 2013
Atti del convegno
SITD
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http://www.sitd.it/sitd/index.php
Brambilla R; Priotto B; Angelino R; Cuomo L; Vigna-Taglianti F; Diecidue R
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/147598
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