Il focus di questo lavoro è una migliore quantificazione del rischio al Vesuvio per l???emissione di colate laviche in rapido movimento e da fratture laterali. Principe et al. [2004] avevano già evidenziato la presenza in tutto il settore costiero di numerose bocche eccentriche e colate che hanno modellato la costa fra il X ed il XII secolo AD. Tuttavia il dettaglio cartografico finora disponibile [CNR, 1987] per queste colate mostrava evidenti carenze, ricalcando sostanzialmente le unità litologiche della seconda metà del XIX secolo [H.J. Johnston Lavis, 1886-88; H. Le Hon, 1866]. Per sopperire a queste carenze è stato eseguito un nuovo rilievo alla scala 1:5000. Il lavoro si è avvalso anche dell???analisi critica delle fonti storiche ed archeologiche e di un incremento di età archeomagnetiche di, rispetto al lavoro di Principe et al [2004]. Il risultato è il rinvenimento di numerose bocche eruttive legate ad una importante attività eccentrica, che risultano posizionate su almeno tre serie di elementi tettonici ben definiti. L???area selezionata corrisponde quasi interamente al territorio dei comuni di Torre del Greco ed Ercolano. La scelta di questo settore del vulcano è motivata dal fatto che nel calcolo del fattore di rischio questi due comuni presentano un ???fattore umano??? elevatissimo, a causa: (i) della sovrappopolazione; (ii) della presenza di innumerevoli memorie storiche ed artistiche (per esempio gli Scavi di Ercolano, la Reggia di Portici, più di 200 ville vesuviane); della presenza di insediamenti industriali (Officina Grandi Opere a Santa Maria La Bruna, Opifici del corallo a Torre del Greco, Museo delle Ferrovie a Pietrarsa); e grandi vie di comunicazione (Autostrada NA-SA, Via Nazionale, Circumvesuviana, Ferrovia dello Stato, etc???). Questo alza notevolmente il rischio risultante per quest???area anche se il suo fattore di pericolosità da ricaduta di lapilli è minimo ed il suo fattore di pericolosità da apertura fratture può essere in prima approssimazione stimato analogo ad altri settori, come per esempio quello di Torre Annunziata. Bibliografia Arrighi, S., Principe, C., Rosi, M., (2001). Violent strombolian and subplinian eruptions at Vesuvius during the post 1631 activity. Bull Volcanol, 63,126???150. CNR ??? Progetto Finalizzato Geodinamica (1986). Geological map of Somma-Vesuvius volcanic complex. Roma, L. Salomone eds. Johnston-Lavis, H.J., (1891). Geological map of Monte Somma and Vesuvius, 1:10.000, constructed during the years 1880???1888. London, George Philip & Son. Le Hon, H.S., (1866). Carte Topographique des laves du Vesuve, a l???echelle de 1/25.000, 1631???1861, avec la coupe geologique du Rivage Napolitan. Bruxelles et Leipzig, C. Muquardt; Naples, A. Detken. Principe, C., Tanguy, J.C., Arrighi, S., Paiotti, A., Le Goff, M., Zoppi. U., (2004). Chronology of the Vesuvius activity from A.D. 79 to 1631 based on archaeomagnetism of lavas and historical sources. Bull Volcanol, 66, 703-724.
Il nuovo scenario di rischio associato all'apertura di fratture eruttive al Vesuvio
GIORDANO, Daniele;
2013-01-01
Abstract
Il focus di questo lavoro è una migliore quantificazione del rischio al Vesuvio per l???emissione di colate laviche in rapido movimento e da fratture laterali. Principe et al. [2004] avevano già evidenziato la presenza in tutto il settore costiero di numerose bocche eccentriche e colate che hanno modellato la costa fra il X ed il XII secolo AD. Tuttavia il dettaglio cartografico finora disponibile [CNR, 1987] per queste colate mostrava evidenti carenze, ricalcando sostanzialmente le unità litologiche della seconda metà del XIX secolo [H.J. Johnston Lavis, 1886-88; H. Le Hon, 1866]. Per sopperire a queste carenze è stato eseguito un nuovo rilievo alla scala 1:5000. Il lavoro si è avvalso anche dell???analisi critica delle fonti storiche ed archeologiche e di un incremento di età archeomagnetiche di, rispetto al lavoro di Principe et al [2004]. Il risultato è il rinvenimento di numerose bocche eruttive legate ad una importante attività eccentrica, che risultano posizionate su almeno tre serie di elementi tettonici ben definiti. L???area selezionata corrisponde quasi interamente al territorio dei comuni di Torre del Greco ed Ercolano. La scelta di questo settore del vulcano è motivata dal fatto che nel calcolo del fattore di rischio questi due comuni presentano un ???fattore umano??? elevatissimo, a causa: (i) della sovrappopolazione; (ii) della presenza di innumerevoli memorie storiche ed artistiche (per esempio gli Scavi di Ercolano, la Reggia di Portici, più di 200 ville vesuviane); della presenza di insediamenti industriali (Officina Grandi Opere a Santa Maria La Bruna, Opifici del corallo a Torre del Greco, Museo delle Ferrovie a Pietrarsa); e grandi vie di comunicazione (Autostrada NA-SA, Via Nazionale, Circumvesuviana, Ferrovia dello Stato, etc???). Questo alza notevolmente il rischio risultante per quest???area anche se il suo fattore di pericolosità da ricaduta di lapilli è minimo ed il suo fattore di pericolosità da apertura fratture può essere in prima approssimazione stimato analogo ad altri settori, come per esempio quello di Torre Annunziata. Bibliografia Arrighi, S., Principe, C., Rosi, M., (2001). Violent strombolian and subplinian eruptions at Vesuvius during the post 1631 activity. Bull Volcanol, 63,126???150. CNR ??? Progetto Finalizzato Geodinamica (1986). Geological map of Somma-Vesuvius volcanic complex. Roma, L. Salomone eds. Johnston-Lavis, H.J., (1891). Geological map of Monte Somma and Vesuvius, 1:10.000, constructed during the years 1880???1888. London, George Philip & Son. Le Hon, H.S., (1866). Carte Topographique des laves du Vesuve, a l???echelle de 1/25.000, 1631???1861, avec la coupe geologique du Rivage Napolitan. Bruxelles et Leipzig, C. Muquardt; Naples, A. Detken. Principe, C., Tanguy, J.C., Arrighi, S., Paiotti, A., Le Goff, M., Zoppi. U., (2004). Chronology of the Vesuvius activity from A.D. 79 to 1631 based on archaeomagnetism of lavas and historical sources. Bull Volcanol, 66, 703-724.File | Dimensione | Formato | |
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