Negli ultimi anni un numero crescente di studi ha iniziato a proporre l’ipotesi che i significativi problemi interpersonali che spesso caratterizzano alcune patologie neurodegenerative come l’Alzheimer, la demenza frontotemporale e il Parkinson possano essere, almeno in parte, il risultato di un’alterazione nei pazienti che soffrono di queste patologie della capacità di comprendere il proprio ambiente sociale e la mente altrui. In accordo con questa ipotesi, pazienti con differenti patologie neurodegenerative sembrano presentare diversi quadri di compromissione delle abilità di mentalizzazione, in relazione ai diversi processi neuropatologici che durante la progressione della malattia coinvolgono le basi neurali di queste abilità. In particolare, è emerso un significativo collegamento tra la progressiva degenerazione della corteccia mediale prefrontale e i deficit di mentalizzazione mostrati dai pazienti con disordini neurodegenerativi. In questo intervento verranno mostrati i dati a sostegno di questa ipotesi e verrà richiamata l’attenzione sulla necessità che nell’ordinario assessment neuropsicologico dei pazienti con disordini neurodegenerativi sia sistematicamente inclusa una valutazione accurata delle abilità di mentalizzazione. È sempre più evidente come diversi compiti per la valutazione della mentalizzazione possano aiutare i clinici nel processo diagnostico e i caregivers nella comprensione dei problemi comportamentali spesso mostrati dai loro parenti sofferenti.

Se vuoi sapere come sto, chiedimi cosa penso di te: la mentalizzazione nei disturbi neurodegenerativi.

ADENZATO, Mauro
2014-01-01

Abstract

Negli ultimi anni un numero crescente di studi ha iniziato a proporre l’ipotesi che i significativi problemi interpersonali che spesso caratterizzano alcune patologie neurodegenerative come l’Alzheimer, la demenza frontotemporale e il Parkinson possano essere, almeno in parte, il risultato di un’alterazione nei pazienti che soffrono di queste patologie della capacità di comprendere il proprio ambiente sociale e la mente altrui. In accordo con questa ipotesi, pazienti con differenti patologie neurodegenerative sembrano presentare diversi quadri di compromissione delle abilità di mentalizzazione, in relazione ai diversi processi neuropatologici che durante la progressione della malattia coinvolgono le basi neurali di queste abilità. In particolare, è emerso un significativo collegamento tra la progressiva degenerazione della corteccia mediale prefrontale e i deficit di mentalizzazione mostrati dai pazienti con disordini neurodegenerativi. In questo intervento verranno mostrati i dati a sostegno di questa ipotesi e verrà richiamata l’attenzione sulla necessità che nell’ordinario assessment neuropsicologico dei pazienti con disordini neurodegenerativi sia sistematicamente inclusa una valutazione accurata delle abilità di mentalizzazione. È sempre più evidente come diversi compiti per la valutazione della mentalizzazione possano aiutare i clinici nel processo diagnostico e i caregivers nella comprensione dei problemi comportamentali spesso mostrati dai loro parenti sofferenti.
2014
XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva
Genova
25-28/9/2014
Abstract Book del XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva
SITCC
85
85
Adenzato M.
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