Il fenomeno del workaholism, inteso come dipendenza e ossessione per il lavoro a discapito del resto della vita (Bakker et al., 2009), continua a ricevere molta attenzione in letteratura. Un recente filone di studi sostiene che il workaholism non sia una tendenza del tutto innata, ma che esistano delle variabili in grado di favorirne l’insorgenza, tra cui le richieste lavorative (e.g. Molino et al., 2015). Obiettivo di questo studio è indagare: a) la relazione tra alcune richieste lavorative, con particolare attenzione sulla richiesta di utilizzare le tecnologie per scopi lavorativi al di fuori dell’orario di lavoro e sullo stile di leadership abusivo, e il workaholism; b) il ruolo di mediazione del workaholism tra richieste lavorative ed esaurimento emotivo. Lo studio ha coinvolto 535 lavoratori di diversi settori occupazionali, i quali hanno compilato un questionario self-report. L’analisi dei dati è stata condotta con SPSS 22 e Mplus 7. I risultati del SEM hanno mostrato un ruolo di mediazione tra carico di lavoro, richieste cognitive, uso delle tecnologie e leadership abusiva da un lato, ed esaurimento emotivo dall’altro. Lo studio conferma la relazione tra richieste lavorative e workaholism, aggiungendo alcune evidenze sul ruolo che possono avere l’uso delle tecnologie al di fuori dell’orario di lavoro e uno stile di leadership abusivo; vengono inoltre confermate le conseguenze del workaholism sul versante del benessere personale. Nella consapevolezza dei suoi limiti, lo studio dà prime indicazioni sia sul versante della ricerca, suggerendo di esplorare maggiormente il ruolo che determinate richieste lavorative giocano nel favorire l’insorgenza della dipendenza da lavoro sia, di conseguenza, sul versante degli interventi. Su quest’ultimo punto un primo obiettivo dei professionisti dovrebbe essere quello di aumentare la consapevolezza e favorire un cambiamento culturale, modificando abitudini e pratiche che tendono a indurre comportamenti workaholic.

La relazione tra richieste lavorative e workaholism: uno studio sul ruolo dell’uso delle tecnologie e dello stile di leadership

MOLINO, MONICA;GHISLIERI, Chiara
2016-01-01

Abstract

Il fenomeno del workaholism, inteso come dipendenza e ossessione per il lavoro a discapito del resto della vita (Bakker et al., 2009), continua a ricevere molta attenzione in letteratura. Un recente filone di studi sostiene che il workaholism non sia una tendenza del tutto innata, ma che esistano delle variabili in grado di favorirne l’insorgenza, tra cui le richieste lavorative (e.g. Molino et al., 2015). Obiettivo di questo studio è indagare: a) la relazione tra alcune richieste lavorative, con particolare attenzione sulla richiesta di utilizzare le tecnologie per scopi lavorativi al di fuori dell’orario di lavoro e sullo stile di leadership abusivo, e il workaholism; b) il ruolo di mediazione del workaholism tra richieste lavorative ed esaurimento emotivo. Lo studio ha coinvolto 535 lavoratori di diversi settori occupazionali, i quali hanno compilato un questionario self-report. L’analisi dei dati è stata condotta con SPSS 22 e Mplus 7. I risultati del SEM hanno mostrato un ruolo di mediazione tra carico di lavoro, richieste cognitive, uso delle tecnologie e leadership abusiva da un lato, ed esaurimento emotivo dall’altro. Lo studio conferma la relazione tra richieste lavorative e workaholism, aggiungendo alcune evidenze sul ruolo che possono avere l’uso delle tecnologie al di fuori dell’orario di lavoro e uno stile di leadership abusivo; vengono inoltre confermate le conseguenze del workaholism sul versante del benessere personale. Nella consapevolezza dei suoi limiti, lo studio dà prime indicazioni sia sul versante della ricerca, suggerendo di esplorare maggiormente il ruolo che determinate richieste lavorative giocano nel favorire l’insorgenza della dipendenza da lavoro sia, di conseguenza, sul versante degli interventi. Su quest’ultimo punto un primo obiettivo dei professionisti dovrebbe essere quello di aumentare la consapevolezza e favorire un cambiamento culturale, modificando abitudini e pratiche che tendono a indurre comportamenti workaholic.
2016
Associazione Italiana di Psicologia - XIV Congresso Nazionale della Sezione di "Psicologia per le Organizzazioni"
Pavia
16-17 settembre
Associazione Italiana di Psicologia - Congresso Nazionale della Sezione di "Psicologia per le Organizzazioni". Programma dei lavori e contributi presentati
Print Service Editore
123
124
9788898765331
workaholism, esaurimento, modello richieste-risorse lavorative, uso delle tecnologie, leadership abusiva.
Molino, M.; Ghislieri, C.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1596435
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