A lungo le competenze tecniche, le cosiddette hard skills, hanno giocato un ruolo di primo piano per la riuscita nel lavoro. Tuttavia, oggi, anche a fronte di un mercato più complesso, dinamico e globalizzato, le sole competenze tecniche non sembrano sufficienti (Robles, 2012). Di contro, le soft skills, anche definite competenze trasversali, hanno acquisito sempre più rilevanza di fronte alle attuali sfide occupazionali e per il successo accademico (Andrew e Higson, 2008). Il presente studio intende indagare eventuali differenze fra l’importanza attribuita ad alcune competenze tecniche e trasversali e il possesso percepito di queste stesse da parte di neo-laureati in discipline economiche. Ulteriore obiettivo è rilevare eventuali discrepanze fra l’importanza effettivamente attribuita dalle aziende, verso queste stesse competenze e quella stimata da parte degli studenti. Un campione di 251 neolaureati in discipline economiche dell’Università degli Studi di Torino ed un altro composto principalmente da referenti HR o datori di lavoro di 74 aziende italiane hanno compilato un questionario self-report. L’analisi dei dati (SPSS 24) ha previsto: analisi descrittive, t-test per campioni appaiati e per campioni indipendenti. I risultati hanno mostrato che, da parte degli studenti, l’importanza attribuita è significativamente più alta rispetto alla percezione di possesso su diverse soft skills legate alla sfera motivazionale, all’area relazionale, alla gestione del compito e alla dimensione del sé. Grazie al confronto con le aziende, è emerso che gli studenti sottostimano l’importanza attribuita ad alcune competenze, tra queste alcune hard skills ed alcune soft skills (lavoro in gruppo, intraprendenza, public speaking) e ne sovrastimano altre come l’abilità di servirsi di competenze linguistiche. I risultati sottolineano la rilevanza delle soft skills e suggeriscono l’importanza di avviare percorsi a sostegno del loro sviluppo (Jackson, 2013; Moore e Morton, 2017). I principali limiti riguardano la rappresentatività dei campioni e l’uso di misure self-report.
L’importanza attribuita alle soft skills: punti di vista a confronto fra neolaureati e aziende
DOLCE Valentina;EMANUEL Federica;GHISLIERI Chiara;CISI Maurizio
2018-01-01
Abstract
A lungo le competenze tecniche, le cosiddette hard skills, hanno giocato un ruolo di primo piano per la riuscita nel lavoro. Tuttavia, oggi, anche a fronte di un mercato più complesso, dinamico e globalizzato, le sole competenze tecniche non sembrano sufficienti (Robles, 2012). Di contro, le soft skills, anche definite competenze trasversali, hanno acquisito sempre più rilevanza di fronte alle attuali sfide occupazionali e per il successo accademico (Andrew e Higson, 2008). Il presente studio intende indagare eventuali differenze fra l’importanza attribuita ad alcune competenze tecniche e trasversali e il possesso percepito di queste stesse da parte di neo-laureati in discipline economiche. Ulteriore obiettivo è rilevare eventuali discrepanze fra l’importanza effettivamente attribuita dalle aziende, verso queste stesse competenze e quella stimata da parte degli studenti. Un campione di 251 neolaureati in discipline economiche dell’Università degli Studi di Torino ed un altro composto principalmente da referenti HR o datori di lavoro di 74 aziende italiane hanno compilato un questionario self-report. L’analisi dei dati (SPSS 24) ha previsto: analisi descrittive, t-test per campioni appaiati e per campioni indipendenti. I risultati hanno mostrato che, da parte degli studenti, l’importanza attribuita è significativamente più alta rispetto alla percezione di possesso su diverse soft skills legate alla sfera motivazionale, all’area relazionale, alla gestione del compito e alla dimensione del sé. Grazie al confronto con le aziende, è emerso che gli studenti sottostimano l’importanza attribuita ad alcune competenze, tra queste alcune hard skills ed alcune soft skills (lavoro in gruppo, intraprendenza, public speaking) e ne sovrastimano altre come l’abilità di servirsi di competenze linguistiche. I risultati sottolineano la rilevanza delle soft skills e suggeriscono l’importanza di avviare percorsi a sostegno del loro sviluppo (Jackson, 2013; Moore e Morton, 2017). I principali limiti riguardano la rappresentatività dei campioni e l’uso di misure self-report.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.