Nell’alimentazione moderna, il castagno sta assumendo ruoli nuovi, svincolati dall’immagine che lo ha contraddistinto per secoli. Il motivo principale di questo cambiamento è da ricercarsi nelle peculiarità fitochimiche di questa specie e nella crescente domanda di alimenti naturali, freschi e derivati, e integratori alimentari in grado di apportare un generale beneficio all’organismo. In questo contesto, la caratterizzazione di materiali di base (frutti freschi e altre parti della pianta), farine e prodotti trasformati, integratori alimentari e preparazioni fitoterapiche a base di Castanea spp. è fondamentale per la tutela sostenibile delle risorse naturali e la valorizzazione di qualità e tracciabilità dei prodotti derivati. Il tema è particolarmente sentito nell’ambito dei prodotti tutelati da certificazioni, ma più in generale coinvolge tutti gli operatori della filiera castanicola interessati a identificare le caratteristiche fitochimiche e tecnologiche che meglio si prestano alla destinazione d’uso del prodotto prescelto. Lo scopo principale di questa ricerca è stato quello di caratterizzare qualità e tracciabilità di matrici vegetali fresche, prodotti derivati e integratori alimentari a base di Castanea spp. studiando la loro composizione fitochimica mediante l’uso di specifici marker fitochimici. Sono state utilizzate tecniche spettroscopiche e cromatografiche per identificare e quantificare i principali composti bioattivi ottenendo un profilo fitochimico specifico per ogni matrice considerata. A tale scopo sono state studiate differenti classi di composti bioattivi e sostanze nutritive. In particolare, i polifenoli sono stati suddivisi in cinque classi: acidi cinnamici, acidi benzoici, catechine, tannini e flavonoli. È stato inoltre determinato il contenuto in vitamina C e composti monoterpenici, unitamente ad acidi organici e zuccheri. La presente ricerca ha evidenziato come il castagno, oltre ad essere un’importante fonte di composti nutrizionali, sia un’ottima risorsa di composti bioattivi ad attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale (polifenoli e monoterpeni) sia come alimento fresco sia nei suoi derivati industriali (farine, integratori alimentari, prodotti fitoterapici). I risultati di questa ricerca confermano come sia importante il recupero di questa coltura attraverso un’efficace valorizzazione dei servizi ecosistemici derivanti dal suo uso sostenibile, intensificando i rapporti e intrecciando nuove relazioni tra Università/enti di ricerca e aziende in un’ottica di miglioramento della filiera castanicola, spendibile a tutela del consumatore con potenziali vantaggi a livello di certificazione di qualità e marketing, e conseguente sviluppo di un’imprenditoria innovativa rivolta alla produzione ed impiego di sostanze di origine naturale derivanti da Castanea spp.

Qualità e tracciabilità di matrici vegetali, prodotti derivati e integratori alimentari a base fitoterapica di Castanea spp.: innovazioni nella filiera castanicola

Donno D.;Mellano M. G.;Gamba G.;Beccaro G. L.
2022-01-01

Abstract

Nell’alimentazione moderna, il castagno sta assumendo ruoli nuovi, svincolati dall’immagine che lo ha contraddistinto per secoli. Il motivo principale di questo cambiamento è da ricercarsi nelle peculiarità fitochimiche di questa specie e nella crescente domanda di alimenti naturali, freschi e derivati, e integratori alimentari in grado di apportare un generale beneficio all’organismo. In questo contesto, la caratterizzazione di materiali di base (frutti freschi e altre parti della pianta), farine e prodotti trasformati, integratori alimentari e preparazioni fitoterapiche a base di Castanea spp. è fondamentale per la tutela sostenibile delle risorse naturali e la valorizzazione di qualità e tracciabilità dei prodotti derivati. Il tema è particolarmente sentito nell’ambito dei prodotti tutelati da certificazioni, ma più in generale coinvolge tutti gli operatori della filiera castanicola interessati a identificare le caratteristiche fitochimiche e tecnologiche che meglio si prestano alla destinazione d’uso del prodotto prescelto. Lo scopo principale di questa ricerca è stato quello di caratterizzare qualità e tracciabilità di matrici vegetali fresche, prodotti derivati e integratori alimentari a base di Castanea spp. studiando la loro composizione fitochimica mediante l’uso di specifici marker fitochimici. Sono state utilizzate tecniche spettroscopiche e cromatografiche per identificare e quantificare i principali composti bioattivi ottenendo un profilo fitochimico specifico per ogni matrice considerata. A tale scopo sono state studiate differenti classi di composti bioattivi e sostanze nutritive. In particolare, i polifenoli sono stati suddivisi in cinque classi: acidi cinnamici, acidi benzoici, catechine, tannini e flavonoli. È stato inoltre determinato il contenuto in vitamina C e composti monoterpenici, unitamente ad acidi organici e zuccheri. La presente ricerca ha evidenziato come il castagno, oltre ad essere un’importante fonte di composti nutrizionali, sia un’ottima risorsa di composti bioattivi ad attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale (polifenoli e monoterpeni) sia come alimento fresco sia nei suoi derivati industriali (farine, integratori alimentari, prodotti fitoterapici). I risultati di questa ricerca confermano come sia importante il recupero di questa coltura attraverso un’efficace valorizzazione dei servizi ecosistemici derivanti dal suo uso sostenibile, intensificando i rapporti e intrecciando nuove relazioni tra Università/enti di ricerca e aziende in un’ottica di miglioramento della filiera castanicola, spendibile a tutela del consumatore con potenziali vantaggi a livello di certificazione di qualità e marketing, e conseguente sviluppo di un’imprenditoria innovativa rivolta alla produzione ed impiego di sostanze di origine naturale derivanti da Castanea spp.
2022
Conferenza Nazionale sulle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica
Verona
19/21 Ottobre 2022
Libro degli Atti
AIPnD
1
11
composizione fitochimica, castagno, strategie analitiche, tecniche spettroscopiche
Donno D., Mellano M.G., Gamba G., Beccaro G.L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1889971
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