La coltura dell’albicocco in Piemonte ha visto, nel corso dell’ultimo ventennio, un profondo ricambio varietale volto a far fronte alle sempre più esigenti richieste del mercato ed ai problemi fitosanitari che hanno portato alla decimazione dei vecchi frutteti. La Tonda di Costigliole è l’unica varietà autoctona che è riuscita a non soccombere a questo ricambio cultivarietale. La cultivar, tuttora inserita nelle liste di programmazione proposte per il Piemonte, rappresenta un caso di perfetto adattamento alle condizioni pedoclimatiche locali ed è considerata autoctona. Per incrementare la biodiversità della coltura dell’albicocco e favorire il miglioramento delle caratteristiche delle produzioni, senza perdere il patrimonio di pregi della varietà autoctona, è in corso la valutazione di una progenie di questa cultivar. Su 10 selezioni avanzate, attualmente in valutazione agronomica in Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata, sono state eseguite osservazioni agronomiche ed analisi qualitative. Al fine di creare una banca dati di profili genetici di cultivar di albicocco e di definire successivamente il profilo delle nuove selezioni, è stata eseguita l’analisi del DNA di 20 cultivar che sono, o sono state, in coltivazione nell’areale piemontese. I risultati, oltre a dare una prima indicazione quantitativa sulle produzioni, evidenziano la presenza di diverse selezioni i cui frutti manifestano aspetti qualitativi migliori rispetto agli standard di Tonda di Costigliole.
Cultivar di albicocco per la frutticoltura piemontese: primi risultati di valutazioni condotte su una progenie di Tonda di Costigliole
MELLANO, Maria Gabriella;BELTRAMO, CHIARA;TORELLO MARINONI, Daniela
2007-01-01
Abstract
La coltura dell’albicocco in Piemonte ha visto, nel corso dell’ultimo ventennio, un profondo ricambio varietale volto a far fronte alle sempre più esigenti richieste del mercato ed ai problemi fitosanitari che hanno portato alla decimazione dei vecchi frutteti. La Tonda di Costigliole è l’unica varietà autoctona che è riuscita a non soccombere a questo ricambio cultivarietale. La cultivar, tuttora inserita nelle liste di programmazione proposte per il Piemonte, rappresenta un caso di perfetto adattamento alle condizioni pedoclimatiche locali ed è considerata autoctona. Per incrementare la biodiversità della coltura dell’albicocco e favorire il miglioramento delle caratteristiche delle produzioni, senza perdere il patrimonio di pregi della varietà autoctona, è in corso la valutazione di una progenie di questa cultivar. Su 10 selezioni avanzate, attualmente in valutazione agronomica in Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata, sono state eseguite osservazioni agronomiche ed analisi qualitative. Al fine di creare una banca dati di profili genetici di cultivar di albicocco e di definire successivamente il profilo delle nuove selezioni, è stata eseguita l’analisi del DNA di 20 cultivar che sono, o sono state, in coltivazione nell’areale piemontese. I risultati, oltre a dare una prima indicazione quantitativa sulle produzioni, evidenziano la presenza di diverse selezioni i cui frutti manifestano aspetti qualitativi migliori rispetto agli standard di Tonda di Costigliole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.